sabato 31 marzo 2018

Cassino. Veglia di Pasqua. Questa sera Chiesa S. Antonio alle ore 20.30. Chiesa di San Giovanni ore 22.30.


 Si terrà questa sera, sabato 31 marzo, alle ore 20.30 presso la Chiesa di Sant’Antonio di Padova e alle 22.30 presso la Chiesa di San Giovanni Battista di Cassino la veglia pasquale presieduta da don Benedetto Minchella. Ogni anno sono in tanti i fedeli ad assistere alla messa solenne che celebra la risurrezione di Gesù e che si tiene dopo il tramonto del sabato santo e prima dell’alba della domenica di Pasqua. “Questa sera nella celebrazione della veglia  - ha spiegato don Benedetto Minchella - accenderemo il fuoco nuovo da cui sarà acceso il cero Pasquale che per i cristiani è il simbolo di Gesù Risorto. Poi sarà benedetta l'acqua santa che sarà distribuita a tutte le famiglie al termine delle messe di Pasqua, per benedire la mensa, i familiari e la propria casa proprio nel giorno di Pasqua. Per quanto riguarda ieri sera, invece, venerdi santo, c'è stata una fortissima partecipazione di fedeli sia alla funzione del bacio della Croce sia alla processione, infatti durante il percorso è stata portata la Croce che abbiamo acquistato a Gerusalemme e con la quale abbiamo fatto la Via Crucis per le vie di Gerusalemme e poi l'abbiamo posta sulla lastra sulla quale fu deposto il corpo di Gesù”. Il primo a portare questa croce, durante la processione di ieri sera, è stato il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro a  nome di tutta la cittadinanza. Poi a portare la Croce, si sono alternate varie persone,  che se la sono sentita, perché magari particolarmente segnate dalla sofferenza. “Al rientro della processione  - ha concluso don Benedetto - tutte le persone hanno potuto girare intorno all'altare ed hanno potuto toccare la statua del Cristo morto che precedentemente era stata unta con l'olio di Nardo per ripetere il gesto che 2000 anni fa fu fatto sul corpo di Gesù appena deposto dalla croce per ricordare a tutti gli uomini che con Cristo, non c'è più puzza di morte ma profumo di vita”.

Francesca Messina

S. Pietro Infine. Chiesa di San Nicola. Questa sera veglia pasquale e santa messa presieduta da don Lucio Marandola.



Si terrà questa sera, sabato santo, nel comune di San Pietro Infine, presso la Chiesa di San Nicola, dalle ore 22.30 in poi i cinque momenti salienti,  in preparazione della Santa Pasqua: la solenne veglia Pasquale, la liturgia della Luce, la liturgia della parola, la gloria di Resurrezione, la Santa Messa. Nei giorni precedenti invece, sempre nella parrocchia di San Nicola, si sono svolti i due appuntamenti importanti che precedono la Pasqua di Resurrezione. Giovedì Santo 29 marzo si è celebrata la tradizionale Messa in Coena Domini. Il parroco Monsignor Lucio Marandola, cingendosi le vesti, proprio come Gesù fece con i sui discepoli, ha effettuato la lavanda dei piedi col bacio, a tredici fedeli della comunità. Poi la  santa messa è proseguita con un'importante momento, quello eucaristico. Sotto la specie del pane e del vino, il parroco coadiuvato dal Ministro straordinario dell'eucarestia Antonietta Perrone,  ha distribuito la comunione agli apostoli e alla comunità parrocchiale. Dopo è seguita l'adorazione eucaristica comunitaria nella cappellina abbellita a  Sepolcro con veglia biblica animata dalle  rappresentanze parrocchiali,  fino a mezzanotte. La giornata di Venerdì Santo invece è stata suddivisa in quattro momenti: l'azione liturgica  della Passione del Signore, l'adorazione della Croce, la Comunione e la processione con il Cristo morto e Sua Madre Maria Addolorata. Commovente è stato il momento in cui il sacerdote si è prostrato a terra davanti  l’altare come segno di abnegazione e di umiltà. A seguire, lo scoprimento della Croce col bacio del sacerdote e dei fedeli, poi l'eucarestia ed infine, la processione per le vie del paese con le Sacre Effigi del Cristo Morto e della Madonna Addolorata. Lungo il percorso si sono lette le quattordici stazioni della via Crucis fino a rientrare in chiesa e a chiudete la commovente funzione liturgica con il canto del “Perdono mio Dio”.

 
                                        

                                                

Rubrica "Studi storici". S.Elia Fiumerapido "Il prezioso Crocifisso della Passione".



"Il prezioso Crocifisso della Passione della Chiesa Madre di Sant’Elia Fiumerapido".

Nella sontuosa e splendida cornice della Chiesa Madre di Santa Maria la Nova, a Sant’Elia Fiumerapido, ben in vista nella settecentesca cappella laterale destra all’altare maggiore, affrescata con motivi bucolici negli anni ’60 dal pittore bergamasco Giovanni Bizzoni, spicca un prezioso Crocifisso trecentesco o quattrocentesco che ha recentemente richiesto ben due anni di lavoro di restauro nella Bottega di Andrea Fedeli a Firenze. E’ un crocifisso alto m.2,58 mentre l’ampiezza dei bracci laterali è di m. 1,72 complessivi. Il suo spessore è di cm.4,5 e la larghezza delle tavole incrociate è di cm.19,5. Il Cristo crocifisso, accuratamente intagliato, è alto circa m. 1,70. Fino al XVIII secolo faceva parte delle suppellettili della millenaria chiesa di San Biagio, oggi Palazzo Municipale, da dove fu trasferito in Santa Maria la Nova dopo che questa chiesa era stata ingrandita e ampliata agli inizi del 1700. La datazione al XIV o XV secolo del prezioso  Crocifisso recentemente restaurato e sicuramente opera di maestranze locali, si ricava anche da quanto scrive lo studioso vaticano di iconografia dell’Italia medievale, Mons. Pasquale Iacobone, caratterizzato  com’è,  e come all’epoca era usanza secondo la tradizione cistercense dall’XI secolo e meglio definita nel XIV secolo dalle culture francescana e domenicana, da rivi di sangue che colano da tutto il corpo “dalle carni straziate dalle torture, le piaghe causate dalla crocifissione e il sangue versato fino all’ultima goccia”. Il Crocifisso, proveniente dalla chiesa di San Biagio, fu incastonato agli inizi del 1700 nel secondo altare laterale destro dove oggi sono il Sacro Cuore, il Cristo morto e la statua lignea settecentesca dell’Addolorata. In questi giorni di Passione è qui che è esposto. E’ il sito del così detto “Sepolcro”.

A tutti gli amici di “Sant’Elia Fiumerapido e dintorni” i miei più cari e sinceri auguri di serenissima Pasqua.

@Benedetto Di Mambro, Sant'Elia Fiumerapido (Fr)
                                               
                                                           
 
                                                      
 

 

 

 

 

venerdì 30 marzo 2018

Abbazia di Montecassino. L'Abate dom Ogliari ai fedeli: "Pasqua è la mano del Risorto".


L'Abate dell'Abbazia di Montecassino, S.E. dom Donato Ogliari, rivolge gli auguri di Pasqua ai fedeli attraverso questa missiva:

Cara amica, caro amico,
oggi nella Chiesa, sparsa su tutta la terra, risuona l’annuncio gioioso della Risurrezione di Gesù, l’evento portante della fede cristiana, il suo centro vitale, il suo cuore pulsante. Alle donne che, dopo la morte di Gesù, si erano recate al sepolcro per ungere il suo corpo, un angelo vestito di luce aveva detto: «Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui» (Mc 16, 6). Oggi, quelle parole sono rivolte anche a noi. Risorto da morte, Gesù vive per sempre nella gloria di Dio, in una dimensione eterna grazie alla quale continua a rendersi presente in mezzo a noi per additarci la via della vera vita. Il Risorto ha, infatti, inaugurato un nuovo modo di guardare alla nostra esistenza. Ci dice che l’umiliazione, la sofferenza, la desolazione e la stessa morte non costituiscono l’ultima parola. L’ultima parola appartiene alla vita eterna che, con la sua risurrezione, Gesù ha reso accessibile anche a noi. Sì, la Pasqua è la mano tesa del Risorto – che dà un tocco di infinito all’ordinarietà dei nostri giorni; – che ci permette di non soccombere alle prove della vita; – che ci sostiene e ci dà forza quando le paure sembrano paralizzare il nostro spirito; – che ci rende capaci di opporci al freddo egoismo che uccide la vita e le impedisce di portare frutti di solidarietà e di bene. Sì, la Pasqua è il serbatoio sconfinato al quale attingere fiducia e speranza per il nostro cammino; l’antidoto contro ogni angoscia e disperazione; il mistero dell’immenso amore di Dio, che brucia ogni scoria di divisione e di odio; la luce che infonde pace al cuore. E allora, cara amica, caro amico, non esitare ad allungare la tua mano verso quella che ti tende il Signore Risorto. Stringila forte e non lasciarla, e sarà Pasqua anche per te.
Auguri di cuore

Cassino. Chiesa S. Angelo in Theodice. Oggi, passione del Signore e processione con Banda "Don Bosco".


Si terrà oggi, venerdi 30 marzo a Cassino, presso la parrocchia di San Giovanni Battista nella frazione di Sant’Angelo in Theodice, la celebrazione della Passione del Signore alle ore 18, mentre alle ore 19 la processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata accompagnata dalla Banda Musicale “Don Bosco Città di Cassino” diretta dal Maestro Marcello Bruni. “Oggi, venerdi santo, contempliamo proprio questo dono totale di Gesù in croce – ha sottolineato don Nello Crescenzi, parroco della chiesa di San Giovanni Battista di Sant’Angelo in Theodice -  e attendiamo la Resurrezione perché grazie all’amore con cui Gesù ha donato se stesso per tutti noi, la morte viene trasformata in vita e questo è possibile solo attraverso il dono dell’amore”. Ieri giovedi santo, invece si è svolta la santa messa “In coena Domini" con la lavanda dei piedi e la processione con il Santissimo Sacramento all’altare della Reposizione. “Abbiamo iniziato la Quaresima – ha spiegato don Nello Crescenzi -  facendoci porre le ceneri sulla testa, mentre ieri sera si continuato con la "lavanda dei piedi" a sei coppie della parrocchia che rappresentavano i dodici Apostoli, in questo anno dedicato dalla Diocesi al tema della famiglia. Quindi è come se tutto il percorso che il Signore ci avesse fatto fare nella Quaresima fosse dalla testa ai piedi. Ad indicare ciò che ci chiede, cioè il dono totale di noi stessi, senza risparmiare nulla. Questo perché Lui ha donato per prima se stesso,  senza trattenere niente per sé. Ecco perché ieri nell’ultima cena abbiamo ricordato che Gesù disse: “Questo è il mio corpo offerto per voi, questo è il mio sangue versato per voi”.

Francesca Messina

giovedì 29 marzo 2018

Cassino. Venerdi 30 marzo. Chiesa S. Antonio. Lettura della passione e processione.


Si terrà questa sera, venerdi 30 marzo, presso la Chiesa di Sant’Antonio di Padova di Cassino, alle ore 19 la lettura della passione, mentre alle ore 20 la processione presieduta da don Benedetto Minchella, con Gesù Morto e Maria Santissima Addolorata. “Oggi verrà letta, la lettura della passione  - ha spiegato il parroco don Benedetto - con la venerazione della santa croce che quest’anno nella nostra parrocchia sarà rappresentato da un Crocifisso che è stato comprato a Gerusalemme e quindi portato qui dalla Terra Santa. Il tutto infatti  acquisterà ancora di più un significato spirituale più profondo, proprio perché baceremo del legno che è stato confezionato nello stesso luogo in cui Gesù ha vissuto. Ieri sera invece con tutti i fedeli abbiamo celebrato  l’istituzione dell’eucarestia. Quest’anno invece abbiamo voluto dare un taglio familiare alla celebrazione perché la lavanda dei piedi è stata fatta a quattro famiglie della nostra parrocchia, marito, moglie e figli. Ciò assume un significato particolare perché la nostra Diocesi sta approfondendo il tema dell’amore coniugale tra marito e moglie, come simbolo dell’amore di Dio verso ciascuno di noi. Per cui lavare i piedi ai componenti di un nucleo familiare, significa ricordare innanzitutto la responsabilità che la Chiesa ha nei confronti della famiglia, di evangelizzarla e di farle comprendere qual è la grandezza dell’amore di Dio. Ma nello stesso tempo – ha sottolineato don Benedetto -  questi coniugi ricevendo la lavanda dei piedi hanno rinnovato il loro impegno a lavarsi i piedi gli uni agli altri cioè a consegnare la propria vita al proprio coniuge ed in questa consegna e donazione reciproca sperimentare la grandezza dell’amore. Questa è stata anche la sera dei sepolcri, in realtà è un termine popolare che designa i luoghi deputati nelle chiese all’adorazione del Santissimo Sacramento, infatti ogni parrocchia lo ha fatto dopo la celebrazione eucaristica e tutte le chiese sono rimaste aperte fino a mezzanotte per permettere ai fedeli di ritrovarsi in un momento di silenzio e di interiorità davanti a Gesù sacramentato”.

Francesca Messina

Castrocielo. Venerdi 30 marzo la "Passione Vivente". Annullo Filatelico con Poste Italiane.


Si terrà venerdi 30 marzo la 40^ edizione della “Passione Vivente” nel comune di Castrocielo. L’evento è organizzato dalla Pro Loco locale in collaborazione  con la parrocchia di Santa Lucia V.M. Dalle ore 20 in piazza San Rocco il centro del paese si trasformerà nell'antica Gerusalemme dove verranno rappresentati gli ultimi momenti della vita di Gesù. Per festeggiare il quarantesimo anniversario sarà presente uno stand di Poste Italiane con un annullo filatelico. Anche quest’anno, quindi andrà in scena la classica rappresentazione castrocielese e, per festeggiare il traguardo dei 40 anni, in piazza ci sarà uno stand di Poste Italiane nel quale verranno distribuite quattro cartoline con lo speciale annullo filatelico: tre con le immagini più significative della Passione di Castrocielo (la Crocifissione, l'orto degli ulivi e la Via Crucis) e una con il caratteristico centro storico. Queste saranno disponibili anche nei giorni successivi nell'ufficio postale di Castrocielo e nella sede della Pro loco. L'idea nasce dalla collaborazione dell'associazione “Passione Vivente” con Poste e la Pro Loco.  Poste Italiane, quindi, partecipa alle celebrazioni della quarantesima edizione della Passione Vivente di Castrocielo con un esclusivo servizio temporaneo che attesta, grazie a un annullo speciale, questo significativo traguardo. Gli annulli speciali di Poste Italiane, infatti, accompagnano le ricorrenze e gli avvenimenti più significativi che si svolgono nel nostro Paese.

 
 

 

 

mercoledì 28 marzo 2018

La Carovana della Prevenzione sarà presente a Cassino sabato 7 aprile. Venerdi 6 di mattina nel comune di Sant'Ambrogio sul Garigliano, mentre nel pomeriggio dalle ore 17 presso l'Abbazia di Montecassino sarà organizzato un convegno ed un concerto.







 


E’ stata presentata ieri mattina, mercoledi 28 marzo, attraverso una conferenza stampa, la Carovana della Prevenzione. L’evento si è svolto presso la sala Restagno del Comune di Cassino. Si è trattato del Programma Itinerante Nazionale di Promozione della Salute Femminile promosso da Susan G. Komen Italia e dal Policlinico Agostino Gemelli. Al tavolo dei relatori, il sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro, l'assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia, Benedetto Leone, Danilo Di Giorgio chirurgo del policlinico Gemelli e membro della Fondazione Komen Italia, il sindaco del Comune di Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sergio Messore, dom Luigi Maria Di Bussolo in rappresentanza dell'Abbazia di Montecassino e la presidente della Caritas Diocesana, Maria Rosaria Lauro. Venerdi 6 aprile, la Carovana sarà presente presso il Comune di Sant’Ambrogio sul Garigliano dalle ore 9 in poi, mentre nel pomeriggio alle ore 17 presso l’Abbazia di Montecassino nel salone San Benedetto, verrà organizzato un convegno e a seguire il concerto del Coro “Annibale Messore” . A Cassino la Carovana della Prevenzione sarà presente sin dalla mattina di sabato 7 aprile, in piazza Diamare, davanti la Chiesa di Sant’Antonio. “È un programma nazionale itinerante di promozione della salute femminile. Presso gli uffici dei Servizi Sociali  - ha detto l’assessore Leone – venerdi 30 marzo,  mercoledi 4 aprile  e venerdi 6 dalle ore 9 alle ore 12 raccoglieremo le prenotazioni per visite specialistiche (gratuite) ed esami strumentali per la prevenzione e diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili. E’ questa un’ iniziativa che vede le Istituzioni fare rete sociale: Comune di Cassino, Comune di Sant'Ambrogio, Diocesi, Abbazia di Montecassino, Caritas, Fondazione Komen e Policlinico Gemelli". “E’ molto importante, direi fondamentale puntare l’attenzione sulla prevenzione – ha sottolineato il sindaco D’Alessandro nel suo saluto - . Eventi ed Iniziative come quella promossa dalla Fondazione Komen Italia non possono che essere benvenute, soprattutto alla luce del fatto che i dati ci confermano che l’impatto oncologico al femminile è aumentato repentinamente, anche su scala nazionale, e contemporaneamente si è abbassata l’età di incidenza oncologica. Dobbiamo incentivare e promuovere iniziative come questa perchè possono dare un contributo fondamentale per la lotta contro le neoplasie. Per l’occasione abbiamo intenzione di illuminare la Rocca Janula di rosa”. “Questo evento serve a sensibilizzare il tema della prevenzione oncologica – ha asserito nel suo saluto il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sergio Messore - . Siamo orgogliosi di ospitare la Carovana nel nostro Comune. E’ molto importante dare questo servizio alla comunità. Ringrazio anche la partecipazione del Coro “Annibale Messore”. “L’Abbazia di Montecassino – ha sottolineato dom Luigi Maria Di Bussolo – si mostra sempre sensibile ad iniziative che possono aiutare l’umano. La Chiesa favorisce questo tipo di ricerca perché è per il bene dell’umanità. Quando si lavora per la prevenzione si migliora la qualità della vita. Dobbiamo avvicinarci a colui che soffre. Come cristiani noi siamo chiamati a sentirci partecipi di queste problematiche”. “La Chiesa è impegnata come pastorale della carità e della salute – ha detto nel suo intervento la direttrice della Caritas Diocesana, Maria Rosaria Lauro, portando anche il saluto del Vescovo Antonazzo - . Si può essere in difficoltà sia per un bisogno materiale e sia perché si è privi di salute. Come Caritas, siamo sempre in trincea ed in prima linea per le persone che esprimono un disagio. Lavoreremo in sinergia per individuare quelle fasce sociali meno abbienti, donne a rischio in tutti i sensi che appartengono alle fasce più deboli”. Il dottor Danilo Di Giorgio chirurgo del policlinico Gemelli e membro della Fondazione Komen Italia, ha spiegato il progetto che promuove la prevenzione. Durante la carovana della prevenzione, oltre alle visite e agli esami specifici, vengono insegnati alle persone, anche  quali sono i comportamenti a rischio.

Francesca Messina  

 

Pasqua e Pasquetta con un make up tutto da scoprire di...Roberta Cardillo


Il make up per il giorno di Pasqua è semplice, naturale e con un richiamo dai toni caldi. I colori pastello possono essere la vostra soluzione. Nel make up 2018 una delle tendenze per la primavera - estate sono proprio le tonalità dalle delicate sfumature, perfette in ogni occasione che donano fascino e femminilità. Per gli occhi marroni o verdi, il rosa /borgogna è una delle nuance ideali. Scegliendo due diverse tonalità non troppo in contrasto, la più chiara all’interno e l’altra che sfuma verso l’esterno, potete ottenere uno sguardo ammaliante. Con tre tonalità di colore applicate gradualmente e sfumate verso l’alto si può ottenere uno smokey eyes che enfatizza il colore dell’occhio. Le nuance prugna, rosa, borgogna, vinaccio, alcune delle tendenze 2018, sono l' ideale per gli occhi azzurri (gli ombretti vanno sfumati delicatamente  per avere un effetto naturale e non un pugno  nell'occhio). Per le labbra l’ampia gamma di sfumature rosa può essere l’ideale per il vostro make up per le vacanze di Pasqua. Labbra chiare, delicate e sensuali sono perfette per il vostro look al naturale. Per la scelta del colore tenete sempre presente la vostra carnagione e il vostro trucco occhi e viso. Inoltre, prima di iniziare è buona abitudine renderle perfettamente lisce applicando uno scrub o un balsamo per idratarle. Un po’ di mascara e  una sottile linea di eyeliner sono l’ultimo tocco che vi regalerà uno sguardo più intenso ma allo stesso tempo fresco e delicato per la vostra Pasqua 2018.

Roberta Cardillo

martedì 27 marzo 2018

Cassino. Centro Anziani "Pietro Bembo". Oliviero Niro eletto Presidente. Rocco Faro vice presidente.


Oliviero Niro è stato eletto presidente del Centro Anziani di via Pietro Bembo di Cassino. Rocco Faro è vice presidente. Fanno parte del Comitato di Gestione i consiglieri: Luigi Abbatangeli, Pasquale Carfaro, Albino Mantovani, Nicola Ricciuto, Gioacchino Vacca, Assunta Tedesco, Alberto Castiglione. Il Collegio di Garanzia è così composto: Mario Baldini (presidente), Francesca Messina, Giovanni Nocera. “Noi proseguiremo con trasparenza, correttezza e soprattutto con dignità la strada che abbiamo intrapreso – ha sottolineato Oliviero Niro, presidente del Centro Anziani “Pietro Bembo”- . Ringrazio tutti coloro che ancora una volta mi hanno votato riconfermandomi presidente e alla fiducia che hanno riposto in noi durante la passata gestione con il presidente Antonio Alifuoco”. Infatti sono stati tantissimi i soci che durante la giornata dalle ore 10 di questa mattina alle ore 17 si sono recati a votare. Lo spoglio delle schede è stato eseguito da Aldo Pasquale Matera responsabile dei Servizi Sociali, Anita De Bellis dipendente dei Servizi Sociali, Giuseppe Vecchio funzionario del Comune, Francesco Marcone tirocinante.

Francesca Messina


 
 
 
 
 

Cassino. 28 marzo. Gli studenti dell'Itis "E. Majorana" portano in scena "Parole d'onore. Le voci della Mafia" alle ore 10.30 presso l'auditorium del Liceo Varrone.


Gli studenti del laboratorio teatrale dell’Itis “Ettore Majorana” di Cassino,   mercoledi 28 marzo presenteranno “Parole d’onore. Le voci della mafia”.  L’evento si terrà alle ore 10.30 presso l’Auditorium del Liceo Varrone. Coordinatrice dello spettacolo è la professoressa Maria Patrizia Velardi affiancata dall’insegnante Maria Civita Crecco.  Il titolo “Parole d'onore” è tratto dal libro di A.Bolzoni- M.Gambino -M.Ruggiero. “Nelle oltre 400 pagine del volume – spiegano i professori - c'è tutta la quotidianità di Cosa Nostra, i rapporti con la società, con il clero, con la politica, la gestione degli affari, le strategie, attraverso il racconto diretto dei suoi protagonisti. Sono boss che hanno scelto la strada del pentimento e che quindi forniscono a chi è fuori dalla cultura mafiosa le chiave di lettura di un microcosmo altrimenti non penetrabile. Oppure sono boss che entrano in carcere al vertice del loro potere. In entrambi i casi una straordinaria raccolta di fatti e di storie. Un modo inedito di conoscere la mafia, senza retorica”. Questi i nomi degli attori: Giovanni Di Carlo 2^D, Alina Budau 2^C, Annamaria Trotta 2^C, Andrea Pomella 2^E, Michelangelo D’Ausilio 1^F, Flavio Di Palma 3^B, Melissa Marino 1^E, Federico Valente 1^D, Anthea Merlino 1^E, Melissa  Farina 1^E, Matteo Marra 1^E. Regia di Jonis Reale 4^B.  Flavio Paolozzi   (grafica  manifesto). Gli alunni del laboratorio teatrale del “Majorana” ringraziano la preside del “Varrone”, Filomena de Vincenzo per la disponibilità, la dirigente scolastica dell’Itis, Ina Gloria Guarrera per aver creduto in loro, la vice preside Linda Anfora per la collaborazione e i professori che in vari modi hanno collaborato insieme al personale ATA, il tecnico dell’Istituto “Varrone” per la collaborazione.

Francesca Messina
 
 

 

Cassino. Domani 28 marzo conferenza stampa di presentazione della "Carovana della prevenzione" che si terrà sabato 7 aprile.


Domani, mercoledì 28 marzo alle ore 12, presso la Sala Restagno del Comune di Cassino si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della Carovana della Prevenzione, il Programma Itinerante Nazionale di Promozione della Salute Femminile promosso da Susan G. Komen Italia e Policlinico Agostino Gemelli. Interverranno il sindaco di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro, il sindaco di Sant'Ambrogio sul Garigliano Sergio Messore, Benedetto Leone Assessore alle Politiche Sociali e delle Famiglie, Carmelo Geremia Palombo Assessore Polizia Locale, Sicurezza e Tutela della Salute, Carmine Di Mambro consigliere comunale, Maria Rosaria Lauro Caritas Diocesana, dom Luigi Maria Di Bussolo in rappresentanza dell'Abbazia di Montecassino, Danilo Di Giorgio chirurgo senologo del Policlinico Gemelli di Roma Fondazione Susan G. Komen. "La Carovana della Prevenzione è un’iniziativa sviluppata su tutto il territorio nazionale e volta alla tutela e alla prevenzione della salute della donna - ha dichiarato Benedetto Leone, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cassino - . Il 6 e 7 aprile farà tappa nelle città di Sant'Ambrogio sul Garigliano e di Cassino. Per la nostra città l'appuntamento è per sabato 7 aprile in Piazza Sant'Antonio, nello spazio adiacente la Chiesa. In quell'occasione, dalle 8,30 alle 16,30 le unità mobili della Carovana saranno in piazza per incontrare i cittadini e per offrire gratuitamente visite ed esami strumentali per la prevenzione e la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche femminili (mammografie, visita senologiche, visite ginecologiche, ecografie, etc.), lezioni pratiche di sana alimentazione e di tecniche di gestione dello stress, così come sessioni di educazione volte ad incoraggiare l’adozione di stili di vita sani".

 

 

 

lunedì 26 marzo 2018

Cassino. Centro Anziani "Pietro Bembo" martedi 27 marzo le elezioni. Candidati a presidente: Faro, Niro e Valeri.

Si terranno martedi 27 marzo le elezioni al Centro Anziani di via Pietro Bembo di Cassino. C’è molta attesa per questo evento, infatti domani si svelerà l’arcano in quanto subito dopo le votazioni (dalle ore 10 alle ore 17), verrà eseguito lo spoglio alla presenza dei responsabili del Comune. Questi i nomi dei soci che si sono candidati a presidente: Rocco Faro, Oliviero Niro ed Alberto Valeri. A Comitato di Gestione: Pasquale Carfaro, Rosalba Vignola, Albino Mantovani, Nicola Ricciuto, Gioacchino Vacca, Assunta Tedesco, Luigi Abbatangeli, Alberto Castiglione, Concetta Di Lella. A Collegio di Garanzia: Lucia Fionda, Francesca Messina, Giovanni Nocera, Aldo Martignetti, Mario Baldini. Chi sarà il nuovo presidente del Pietro Bembo? Rocco Faro ha già guidato il Centro Anziani organizzando sempre iniziative per tutti i soci. Oliviero Niro già vice presidente, ed eletto presidente nelle elezioni poi annullate, ha continuato ad organizzare cene per far si che i numerosi soci del “Bembo” continuassero nonostante il commissariamento, a trascorrere comunque ore liete e di divertimento. Alberto Valeri, anche lui divenuto vice presidente nelle elezioni poi annullate, adesso è in carica come candidato a presidente. Vinca il migliore, e chiunque ricoprirà la carica di presidente, l’importante è che lo faccia esclusivamente per il bene dei soci del “Pietro Bembo”.

Francesca Messina

 

Segni di stanchezza? Addio arriva il makeup per voi... di Roberta Cardillo.



Il segreto per avere un trucco perfetto e che duri tutta la giornata è uno solo: una buona base. Prima di truccarvi, l’imperativo assoluto è detergere e nutrire la pelle del viso. Quindi lavare, tonificare e passare la crema per il viso è il primo passo fondamentale per preparare la pelle del viso ai successivi passaggi. I miei 8 prodotti per una base makeup perfetta: 1) primer viso: da stendere su tutto il viso prima del fondotinta e servono, in generale, ad uniformare la grana della pelle ed il colore. 2) correttore: si sceglie in base ai difetti del viso che vogliamo camuffare: occhiaie, borse, colorito grigiastro ma mai e poi mai applicare il correttore sui brufoli perchè li evidenzia ancora di più!! 3) Fondotinta: che copre le imperfezioni, nutre la pelle ma non la appesantisce. Vi consiglio di scegliere il colore tenendo presente la tonalità della pelle del palmo della vostra mano. Ricordate che il fondotinta non è un mascherone. 4) Cipria: si può scegliere compatta o in polvere basta che sia in nuance con il fondotinta. Ricordate che i punti di colore sul viso li devono dare ombretto, rossetto e blush! 5) Blush: da stendere sulle gote con parsimonia, per evitare l’effetto Heidi, il blush si sceglie in base all’effetto che si vuole ottenere. 6) Illuminante: in generale bisogna illuminare la zona al di sopra delle sopracciglie, l’angolo esterno degli occhi e appena sopra l’osso zigomale. Se avete delle labbra poco carnose e volete un effetto “push up” potete applicare l’illuminante sull’arco di cupido. Con una buona base makeup il gioco è fatto! Basta solo un filo di rimmel, mascara  ed un pò di rossetto matte sulle labbra e avremo un viso perfetto per tutto il giorno.
 
Roberta Cardillo

 

 

 








 

Cassino. Frabrizio Frizzi ricordato da Manuel Zaccaria attraverso la sua partecipazione a "L'Eredità".














Grande scalpore ha suscitato il decesso del notissimo presentatore Fabrizio Frizzi. Questa mattina gli italiani si sono svegliati apprendendo dai media e dai social questa triste notizia che ha destato un grande dolore in tutti, per la forte notorietà di Frizzi e per l’indistinguibile umiltà, educazione, sobrietà ed eleganza che ha sempre contraddistinto il conduttore televisivo. A volere ricordare Fabrizio Frizzi, oltre al panorama italiano di autorità, colleghi e milioni di persone che lo hanno conosciuto direttamente ed indirettamente attraverso i programmi televisivi, anche Manuel Zaccaria di Cassino, regista nonché attore per aver preso parte alla trasmissione “L’Eredità” il 5 novembre del 2014. “Mai parole sono più vere, buono e gentile – ha scritto Zaccaria su Facebook ricordando Frizzi e postando anche il suo video di quando ha partecipato a “L’Eredità” – Il ricordo che ho è quello di una persona a modo e alla mano. Era il 2014, noi concorrenti eravamo pronti dietro le quinte, poi, da uno stretto corridoio si intravedeva la tua alta figura sorridente, ti sei avvicinato ed hai stretto la tua mano ad ognuno di noi, poche parole per ognuno, poi con me dopo che io ho fatto una battuta, Frizzi ha riso tantissimo e mi ha detto “fatti abbracciare” ed io salgo su un gradino, un abbraccio bellissimo. Poi ci ha detto: “Ragazzi divertitevi, state tranquilli, siamo tra amici”. Poi è andato a prepararsi e siamo andati in onda. Grazie per quel momento bellissimo”. E anche chi sta scrivendo questo articolo ha le lacrime agli occhi per un grande uomo, un vero professionista, un esempio di pura umiltà.

Francesca Messina

 

 

sabato 24 marzo 2018

Castrocielo. Un grande successo ha avuto "Cantando la palma" per le vie del paese.

Un grande successo ha avuto l’evento “Cantando la Palma” organizzato dalla Pro Loco di Castrocielo in collaborazione con la parrocchia di Santa Lucia V.M. e la Pro Loco locale giovani. La manifestazione giunta alla ventunesima edizione nell’intento di tenere vive e valorizzare la musica popolare e le antiche tradizioni locali è iniziata con il raduno dei gruppi in piazza San Rocco e la sfilata verso piazza Umberto I alla presenza del presidente della Pro Loco di Castrocielo, Gianni Fantaccione. A seguire la santa messa e benedizione delle Palme. Dopo la celebrazione eucaristica è iniziato il canto della palma per le vie del paese. L’evento è finito con la gran degustazione dei prodotti tipici pasquali.  

Francesca Messina
 
 
Rubrica "Studi storici"
a cura di Francesca Messina
e-mail: francimessina@libero.it



 
"Sulle tracce delle reliquie di San Benedetto" di Benedetto Di Mambro

     
 
 
 
 
 
 
 
 






Sulle tracce delle reliquie di San Benedetto
Da più di 1300 anni vaga in Europa, fra l’Abbazia di Montecassino e l’Abbazia di Fleury, a Saint Benoit-sur-Loire in Francia, il dubbio e la diatriba per il possesso delle sacre reliquie di San Benedetto. Secolari avvincenti dibattiti storici e agiografici che non pochi dubbi e curiosità hanno suscitato anche in me nel vedere nel settembre 2016, nell’austera cripta di una  grande Basilica romanico-gotica dell’ XI - XIII secolo dedicata a San Benedetto, nell’Abbazia di Fleury in Francia, nella cittadina di Saint Benoit-sur-Loire, a 170 chilometri a sud di Parigi, un possente forziere con la scritta “Reliques de Saint Benoit”: un reliquario contenente, a dire del mio occasionale interlocutore Padre Louis Marie, le ossa di San Benedetto! A questo punto è bene partire da un dato di fatto inoppugnabile: Benedetto da Norcia fondò il monastero di Montecassino nel 529 e vi morì nel 547 (VI secolo), a 67 anni di età, e lì fu sepolto accanto alla sorella gemella Scolastica, morta poco più di un mese prima. Nel 577, trenta anni dopo la morte di San Benedetto, l’Abbazia di Montecassino fu devastata e distrutta da orde di Longobardi e  i monaci benedettini superstiti si rifugiarono a Roma. Nel 643, da Roma, i monaci di Montecassino ripararono  a Bobbio, nei pressi di Piacenza, nel monastero lì fondato nel 614 dal monaco irlandese (San) Colombano. Lì  la comunità religiosa rimase fino al 717 quando con l’abate Petronace tornò a Cassino per ricostruire il monastero e l’Abbazia che però sarebbe stata di nuovo distrutta nell’883 dai Saraceni e ricostruita solo nel 949. Viene da chiedersi: mai nessuna violazione delle tombe di San Benedetto e Santa Scolastica nel corso di queste devastazioni e distruzioni dell’Abbazia cassinese e oltre due secoli di abbandono? Nel frattempo nella Francia Meridionale si va diffondendo la Regola benedettina ad opera del monaco (San) Venerando. Attorno al 626 l’abate (San) Leodebodo di Saint’Aignan, in contrasto con i suoi confratelli che non vollero abbracciare la Regola di San Benedetto, abbandonò l’Abbazia di Saint’Aignan e si fermò  a Fleury-sur-Loire dove edificò la chiesa di San Pietro fondandovi l’Abbazia di Fleury. La tradizione floriacense vuole che fu nel 672 che l’Abate Mummolo di Fleury, volendo dotare l’Abbazia di reliquie di San Benedetto e a seguito di visioni in una notte insonne che lo avvertivano dell’abbandono in cui versavano da circa 80 anni le tombe di San Benedetto e di Santa Scolastica  dopo la distruzione dell’Abbazia di Montecassino da parte dei Longobardi, ebbe l’idea di recuperarne le reliquie inviando quindi una spedizione guidata dal monaco (San) Aigulfo. Nel 672 Aigulfo, assieme ad altri monaci provenienti dal Vescovato di Le Mans, trovò le tombe abbandonate dei due Santi di Norcia e ne sottrasse le ossa traslandole a Fleury ben divise in una stessa cassa con due scomparti. Il viaggio, a cavallo, durò tre mesi all’andata e tre al ritorno. Come visto, l’aneddoto parla dell’anno 672, quando abate di Fleury  non era più Mummolo ma Leodard. Jean Mabillon, monaco benedettino francese del XVI secolo, e la Carthopedia Cattolica riportano la traslazione al più credibile anno 655.  A  sua volta, intanto, la tradizione floriacense ci parla di eventi miracolosi. Durante il viaggio di ritorno, si dice che il lino in cui erano avvolte le ossa dei due Santi si intrise di sangue. I monaci ne rimasero sorpresi e sconvolti, tanto che, quando qualche giorno dopo giunsero a Bonnèe, ad appena 6 chilometri da Fleury, e si imbatterono con un mesto funerale per un ragazzo e una ragazza, provarono ad accostare le ossa di Santa Scolastica alla fanciulla che subito si rianimò e la stessa cosa avvenne per il giovinetto tramite le ossa di San Benedetto. Le supposte ossa di San Benedetto furono deposte nella chiesa di San Pietro a Fleury e quelle di Santa Scolastica nella Collegiata di San Pietro a Le Mans. Nell’818 il Re dei Franchi Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno e Imperatore del Sacro Romano Impero, ebbe ad affermare che “Sancti Benedicti corpus requiescit in Fleury” (Paolo Diacono trascrive “requiescebat” nell’VIII secolo e non nel IX, riferendosi a Montecassino!) e impose la Regola Benedettina a tutti i monasteri dell’Impero. Nel 1027 ebbe inizio, a Fleury, la costruzione, in stile romanico, di una nuova e grandiosa Basilica che fu terminata nel 1280 con la definitiva costruzione della navata con arcature ogivali gotiche. La Basilica fu dedicata a San Benedetto e Fleury-sur-Loire mutò il nome in Saint Benoit-sur-Loire rimanendo il nome Fleury all’Abbazia ricostruita. Le supposte reliquie di San Benedetto furono riposte in un forziere nella cripta della Basilica. Una ricognizione del 1950 sulle reliquie di Fleury, Juvigny e Montecassino dette per esito, in base al numero e ai tipi di ossa esistenti, la presenza, se ricomposte, di uno scheletro di donna, dell’altezza di m. 1,60, e di un uomo alto m. 1,65 dell’età media di oltre 75 anni: i due Santi erano morti a 67 anni, anche se tale fatto potrebbe essere considerato secondario alla luce dell’invecchiamento precoce a cui erano sottoposte all’epoca ossa e organi degli esseri umani.  Nel 1955 e nel 1960, confrontando ancora le foto dei resti delle ossa di Fleury, Juvigny e Montecassino, ci si trovò davanti a doppioni di ossa dello stesso tipo e ossa maschili mescolate a ossa femminili. Chi fra tutti era San Benedetto e chi Santa Scolastica e dove stavano? O si trattava di ossa di comuni defunti del VI o VII secolo?  Nel 1972 e nel 1980, il Professor A. Beau dell’Università di Nancy  ne fece un inventario. Per quelle attribuite a San Benedetto nell’Abbazia di Fleury, in Francia vi sono la mandibola, un frammento della regione parieto occipitale del cranio, due frammenti di costole, la rotula sinistra e altri frammenti più piccoli; coccige e radio sinistro nell’ Abbazia  di Montecassino; falange dell’alluce sinistro presso l’Abbazia di La Garde; radio destro e perone sinistro nell’Abbazia di Pierre-qui-Vire; rotula sinistra presso l’Abbazia di Aiguebelle e parte dell’omero sinistro nell’Abbazia di Grande Trappe. A Montecassino ci sono, per Santa Scolastica, l’osso iliaco sinistro e tre pezzi della scapola sinistra; sempre di Santa Scolastica è rimasto solo l’omero sinistro a Le Mans. Resti di gambe sono a Juvigny-sur-Loison  ma presentano un astràgalo femminile e uno maschile !!? Un vero e proprio “giallo”!!

Benedetto Di Mambro, Sant’Elia Fiume Rapido (Fr)

S.Elia Fiume Rapido. Un grande successo ha avuto il convegno: "Immagine femminile fra arte, storia e scienza". La studentessa Giorgia Cocorocchio si è classificata al primo posto del concorso "Io scrittore per un giorno...per una vita".

Un grande successo ha avuto il convegno “Immagine femminile fra arte, storia e scienza” organizzato dal Comune di Sant’Elia Fiumerapido (Assessorato alle Pari Opportunità) in collaborazione con l’Associazione Culturale “A. Legaccio”. Dopo il saluto del sindaco Fernando Cuozzo, sono intervenuti l’architetto Daniela Arpino (presidente “A. Legaccio” con “Frida chi?”, la dottoressa Lucia Saulle (dottore di ricerca in Scienze dell’Orientamento) con “8 marzo è…”, la dottoressa Daniela Panaccione (psicologa, psicoterapeuta, analista transazionale, cultore di materia presso Uniclam) con “L’immagine della donna nel tempo”. Infine si è svolta la quarta edizione della cerimonia di premiazione del concorso “Io scrittore per un giorno…per una vita” dove ogni anno l’Amministrazione Comunale propone un tema diverso. Al primo posto si è classificata Giorgia Cocorocchio dell’Istituto Comprensivo Sant’Elia Fiumerapido, Scuola Media “A. Santilli”. “Abbiamo voluto celebrare la Giornata Internazionale della Donna  - ha spiegato l’assessore alle Pari Opportunità, Annalisa Fionda - con un evento che offrisse spunti di riflessione propositivi soprattutto ai giovani studenti che hanno partecipato al convegno promosso dall’Amministrazione Comunale di Sant’Elia Fiume Rapido dal titolo “Immagine femminile tra arte, storia e scienza”. I miei ringraziamenti vanno a don Remo per il suo interessante e riflessivo intervento, ai relatori, Arpino, Saulle e Panaccione  che, con la loro professionalità e passione coinvolgente hanno saputo catturare l’attenzione della numerosa platea, ai volontari della Croce Rossa e Protezione Civile locale, alla preside Licia Pietroluongo dell’Istituto Comprensivo Sant’Elia Fiumerapido, Scuola Media “A. Santilli” e a tutti i docenti per aver accolto l’invito a partecipare al concorso letterario “Io scrittore per un giorno...per una vita” rivolto alle classi terze della scuola media. Ringrazio altresì i professori, Martina Cascarino, presidente della commissione esaminatrice, Luca Violo, Marino Di Murro, Giuseppe Di Manno  e Paolo D'Agostino per il supporto tecnico”.

Francesca Messina

 

  

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

giovedì 22 marzo 2018

La mostra in memoria di Silvio Pistore sarà inaugurata oggi, giovedi 22 marzo alle ore 18 presso la biblioteca comunale "Pietro Malatesta" di Cassino

“Contemporary  Life” questo il titolo della mostra in memoria di Silvio Pistore che sarà inaugurata oggi pomeriggio, giovedi 22 marzo, alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale “Pietro Malatesta” di Cassino. L’evento inizierà con i saluti del sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, del consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli, dell’Abate di Montecassino dom Donato Ogliari. Seguiranno gli interventi di Gianluca Pistore, figlio, Giacomo Bianchi architetto, Danilo Salvucci artista, della professoressa Maria Concetta Fargnoli, socia fondatrice Scuola Dermatologica S. Chimenti. Modera l’Onorevole Mario Abbruzzese. “Soltanto pochissime persone sanno che mio papà era un artista, un grandissimo amante dell’arte e un bravissimo pittore. Per questo ho deciso di organizzare una prima esposizione delle sue opere, ad un anno dalla sua scomparsa.” Con queste parole Gianluca Pistore ha voluto annunciare la mostra dei quadri di Silvio Pistore che è stato titolare dello storico negozio Milan Abbigliamento a Cassino e prematuramente scomparso un anno fa.  “L’iniziativa ha anche un importante rivolto benefico – ha detto Gianluca Pistore -  infatti sarà possibile per tutti i presenti l’acquisto di alcune stampe dei quadri di papà ed il ricavato verrà destinato alla Scuola Dermatologica Sergio Chimenti”. La mostra resterà aperta fino a sabato 21 marzo.

F.M.  

 

 

 

 

Celebrazioni benedettine. Solenne Pontificale presieduto dal Cardinale Angelo Amato e concelebrato dall'Abate di Montecassino dom Donato Ogliari.

Si sono concluse le celebrazioni in onore di San Benedetto. Mercoledi 21 marzo si è tenuto presso la Basilica Cattedrale dell’Abbazia di Montecassino il Solenne Pontificale con l’ostensione dell’insigne reliquia di San Benedetto, presieduto da S.E. Rev.ma Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi e concelebrato da S.E. Rev.ma Donato Ogliari Abate di Montecassino. “Continui San Benedetto a vegliare su tutti noi – ha detto l’Abate dom Ogliari - e ci aiuti ad essere come Lui, testimoni autentici di pace e di amore in questo mondo, spesso confuso e lacerato da divisioni”. Durante l’omelia invece il Cardinale Amato ha evidenziato il valore dell’umiltà, parte fondamentale della Regola di San Benedetto. La celebrazione è stata animata dal Coro “Annibale Messore” di Sant’Ambrogio sul Garigliano. Numerose sono state le autorità politiche, civili e militari presenti. Nel pomeriggio invece la reliquia di San Benedetto è stata trasferita dalla Chiesa di Santa Scolastica alla Chiesa Madre dove si è svolta la Solenne Celebrazione Eucaristica in onore di San Benedetto presieduta dal Cardinale Angelo Amato e concelebrata da S.E. Gerardo Antonazzo, Vescovo della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo e da S.E. Donato Ogliari Abate di Montecassino. Dopo la processione con la reliquia di San Benedetto e la sfilata del Corteo Storico  si è assistito alla benedizione alla città e all’Europa dalla loggia del Palagio Badiale. "Ancora una volta ci ritroviamo tutti insieme a festeggiare San Benedetto. Non è solo una giornata di festa ma è il momento per l'intera comunità cassinate ed Europea di ricordare le nostre origini sia culturali che religiose". Lo ha dichiarato il sindaco del comune di Cassino Carlo Maria D'Alessandro presente al solenne Pontificale nella cattedrale del monastero di Montecassino. "Oggi sua eminenza il cardinale Angelo Amato – ha continuato il primo cittadino di Cassino - ci ha ricordato quanto sia fondamentale l'umiltà. Un punto di riferimento nella condotta dell'uomo che spesso viene messa da parte. L'agire umano è segnato da istinto invidia paura ma anche d'amore gioia e onestà punto partendo da l'umiltà e dell'onestà il futuro per noi ma soprattutto per i nostri figli e per le generazioni che verranno potrà essere migliore. Sua eminenza dal pulpito ci ha detto che la regola è proprio alla base delle sue letture preferite. Un grande onore sicuramente per la nostra Comunità ma anche un grande monito che ci ricorda quanto sia attuale la regola scritta da San Benedetto, all'interno di queste mura distrutte più volte, ma sempre tornate a rappresentare un faro un punto di riferimento per tutta la comunità del territorio ed Europea. Come ha ribadito anche l'Abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari in un mondo sempre più caratterizzato dalle divisioni, possiamo trovare nella figura di San Benedetto, patrono d'Europa un simbolo di pace e riconciliazione per tutti noi ".
Francesca Messina