sabato 31 marzo 2018

Rubrica "Studi storici". S.Elia Fiumerapido "Il prezioso Crocifisso della Passione".



"Il prezioso Crocifisso della Passione della Chiesa Madre di Sant’Elia Fiumerapido".

Nella sontuosa e splendida cornice della Chiesa Madre di Santa Maria la Nova, a Sant’Elia Fiumerapido, ben in vista nella settecentesca cappella laterale destra all’altare maggiore, affrescata con motivi bucolici negli anni ’60 dal pittore bergamasco Giovanni Bizzoni, spicca un prezioso Crocifisso trecentesco o quattrocentesco che ha recentemente richiesto ben due anni di lavoro di restauro nella Bottega di Andrea Fedeli a Firenze. E’ un crocifisso alto m.2,58 mentre l’ampiezza dei bracci laterali è di m. 1,72 complessivi. Il suo spessore è di cm.4,5 e la larghezza delle tavole incrociate è di cm.19,5. Il Cristo crocifisso, accuratamente intagliato, è alto circa m. 1,70. Fino al XVIII secolo faceva parte delle suppellettili della millenaria chiesa di San Biagio, oggi Palazzo Municipale, da dove fu trasferito in Santa Maria la Nova dopo che questa chiesa era stata ingrandita e ampliata agli inizi del 1700. La datazione al XIV o XV secolo del prezioso  Crocifisso recentemente restaurato e sicuramente opera di maestranze locali, si ricava anche da quanto scrive lo studioso vaticano di iconografia dell’Italia medievale, Mons. Pasquale Iacobone, caratterizzato  com’è,  e come all’epoca era usanza secondo la tradizione cistercense dall’XI secolo e meglio definita nel XIV secolo dalle culture francescana e domenicana, da rivi di sangue che colano da tutto il corpo “dalle carni straziate dalle torture, le piaghe causate dalla crocifissione e il sangue versato fino all’ultima goccia”. Il Crocifisso, proveniente dalla chiesa di San Biagio, fu incastonato agli inizi del 1700 nel secondo altare laterale destro dove oggi sono il Sacro Cuore, il Cristo morto e la statua lignea settecentesca dell’Addolorata. In questi giorni di Passione è qui che è esposto. E’ il sito del così detto “Sepolcro”.

A tutti gli amici di “Sant’Elia Fiumerapido e dintorni” i miei più cari e sinceri auguri di serenissima Pasqua.

@Benedetto Di Mambro, Sant'Elia Fiumerapido (Fr)
                                               
                                                           
 
                                                      
 

 

 

 

 

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