venerdì 16 novembre 2018

Cassino. Chiesa S. Antonio. "Quando internet diventa una droga". Sabato 17 novembre con Luigi Pietroluongo.


“Quando Internet diventa una droga. Ciò che i genitori devono sapere” questo il tema dell’incontro con Luigi Pietroluongo, sociologo, educatore e coach umanista, che si terrà sabato 17 novembre alle ore 16.30 presso la Parrocchia di Sant’Antonio di Padova di Cassino. “La dipendenza tecnologica è cronologicamente solo una delle ultime dipendenze studiate ancora in fase di ricerca da parte degli addetti ai lavori – ha sottolineato Luigi Pietroluongo - . Si tratta di un processo ancora in corso i cui effetti sembrano solo agli inizi. L’intento dell’incontro di formazione non è quello di demonizzare l’uso della tecnologia, tra l’altro inarrestabile, ne tantomeno quello di restare indifferenti alle potenti attrazioni che il mondo web suscita. Come adulti, genitori, educatori abbiamo il dovere di interrogarci e prima di “imporre” ai nostri figli quanto e quali siti vedere, occorre un esame di coscienza. Come usiamo noi il nostro telefono? Quali siti visitiamo? Siamo consapevoli che possiamo crescere o regredire secondo quello che cerchiamo? E poi ancora qual’ è il nostro stile educativo? Sono queste le domande che proveremo a farci, cercando delle risposte che non siano preconfezionate, non lo possono essere, ma di riflettere sulla consapevolezza del proprio modo di agire, di essere educatori. Sono convinto che la radice del forte smarrimento educativo consista nella perdita della prospettiva, l’orizzonte di senso della mia vita, che in sostanza è la ricerca della risposta alla seguente domanda: “Qual è lo scopo della mia vita, delle cose che faccio?”. Altra significativa questione sono la qualità delle relazioni che viviamo. Ci aiutano a crescere ci pongono domande che provocano, stimolano, verso i desideri o verso i bisogni di cui la maggior parte indotti. Navigare in rete è vivere un’esperienza che per i più giovani, lì dov’è possibile, deve essere accompagnata, dagli adulti di riferimento”.

Francesca Messina
                                          

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