lunedì 24 settembre 2018

Cassino. Il libro "Anema e Core" di De Santis, Marino e Picano sarà presentato giovedi 27 settembre presso la biblioteca comunale "Malatesta".


“Anema e Core” questo il libro scritto dai tre autori, a cura di Anna De Santis, con la collaborazione di Umberto Picano e con la partecipazione straordinaria del poeta aquinate Camillo Marino, che verrà presentato giovedi 27 settembre alle ore 16 presso la biblioteca comunale “Pietro Malatesta” di Cassino. Moderatrice dell’evento sarà la giornalista Francesca Messina. Gli attori del CUT (Centro Universitario Teatrale) diretto artisticamente da Giorgio Mennoia, declameranno alcune poesie. Al Pianoforte il Maestro Donato Rivieccio. Si tratta di un volume di poesie dialettali di Cassino e dintorni, dove gli autori hanno scritto liriche autobiografiche, dove vengono citati spaccati di vita vissuta, le feste di paese, episodi della guerra, storie d’amore e di amicizia. Anna De Santis è nata a Cassino, è stata commerciante e amministratrice nella gioielleria di famiglia, attività iniziata da suo nonno Guido Colagiovanni. E’ stata premiata con medaglia dalla Presidenza del Senato per meriti artistici. Attrice teatrale, poetessa e scrittrice di romanzi e commediografa. Ottimista e solare, semplice e accomodante e pratica nella vita. Il suo motto preferito è: “Ognuno è libero di gestirsi la vita come più gli piace, sempre nella legalità e senza in alcun modo ledere gli interessi altrui”. Camillo Marino, pensionato, vive ad Aquino, e negli anni giovanili ha svolto con passione l’attività di imitatore – presentatore in ambito locale. Memorabili sono state le sue partecipazioni ai Mak P studenteschi nelle Scuole Superiori di Cassino e Pontecorvo. Nella seconda metà degli anni sessanta è stato premiato con medaglia d’oro, per tre edizioni consecutive, nella rassegna regionale d’arte varia svoltasi al teatro delle fonti di Fiuggi.  Umberto Picano nel 1959 si è arruolato nell’allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ora Polizia di Stato. Nel 1985 dopo tanto girovagare e con il grado di Ispettore Capo, tornò a Cassino, sua città natale. In tutti questi anni ha sempre conservato il suo dialetto che ha contribuito a rafforzare le sue origini, infatti una volta ritornato a Cassino, ha iniziato a scriverlo mettendo in rilievo l’attaccamento e l’amore che ha sempre provato per la sua città.

Francesca Messina
                                           

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