Cassino. Rocca Janula. Inaugurata la mostra dell'artista Kèrozen che resterà aperta fino al 5 settembre. Presenti il sindaco D'Alessandro, l'assessore Iannone e il critico d'arte Elena Gradini.
E’ stata
inaugurata oggi pomeriggio, sabato 25 agosto, la mostra "Zaratustra -
Omaggio ai miei nonni di Cassino" dell’artista Renè Schoenhenzel, in arte
Kèrozen. L’evento si è tenuto a Cassino, presso la Rocca Janula. Presenti al
taglio del nastro, il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, l’assessore alla
Cultura, Maria Iannone e il critico d'arte Elena Gradini che si è occupatodella presentazione ed ha curato la mostra,
che resterà aperta fino al 5 settembre con i seguenti orari: sabato e domenica
dalle ore 10,30 alle 18,30, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Il sindaco
D’Alessandro nel suo saluto ha messo in risalto che è molto importante portare
la cultura alla Rocca Janula luogo fruibile da tutti i cittadini ed ha
ringraziato anche l’Associazione “I Corvi di Giano” guidati dal professore
Luigi Velardo per la magnifica organizzazione della location. "E’ con
grande piacere ed entusiasmo che abbiamo accolto la proposta dell’artista Renè
Schoenhenzel, in arte Kérozen. - ha detto l'assessore alla cultura del Comune
di Cassino, Maria Iannone - La mostra dal titolo “Zaratustra – Omaggio ai miei
nonni di Cassino”, già indicai
contenuti e le motivazioni dei dipinti. Allestita all’interno della Rocca
Janula, rappresenta un importante momento culturale per la Città. Le opere,
espressamente realizzate dall’autore per rendere omaggio ai nonni di Cassino,
emigrati in Francia, acquisiscono un fascino particolare all’interno della
location scelta, un luogo dove si respira l’antica storia di Cassino. I dipinti
mostrano i luoghi,le tradizioni e gli
usi del nostro territorio. Ci introducono in un mondo di affetti, gioia di
vivere e volontà di rinascita. Un’esplosione di colori che è un inno alla
positività del pensiero. Evidenziano il legame con una realtà a volte irta di
difficoltà e ci stimolano a fare nostra la loro forza vitale”. “Attraverso un
repertorio tanto vasto e complesso, l’artista – ha sottolineato il critico d’arte
Elena Gradini – si augura di fare cosa gradita a quanti secondo la propria
visione, voglio condividere questo momento di festa e immedesimarsi in quel
patrimonio affettivo, individuale e collettivo poiché tutti noi siamo legati ad
una comunanza con i cari affetti che hanno fatto parte delle nostre vite e che
ora vivono in noi, sotto altre forme, seppur non visibili”. Alla manifestazione
ha partecipato anche la scuola di musiche e danze popolari del centro sud
Italia "I Karpineta e..." diretti dal maestro Alfio Longo.
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