sabato 25 agosto 2018

Cassino. Rocca Janula. Inaugurata la mostra dell'artista Kèrozen che resterà aperta fino al 5 settembre. Presenti il sindaco D'Alessandro, l'assessore Iannone e il critico d'arte Elena Gradini.

E’ stata inaugurata oggi pomeriggio, sabato 25 agosto, la mostra "Zaratustra - Omaggio ai miei nonni di Cassino" dell’artista Renè Schoenhenzel, in arte Kèrozen. L’evento si è tenuto a Cassino, presso la Rocca Janula. Presenti al taglio del nastro, il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, l’assessore alla Cultura, Maria Iannone e il critico d'arte Elena Gradini che si è occupato  della presentazione ed ha curato la mostra, che resterà aperta fino al 5 settembre con i seguenti orari: sabato e domenica dalle ore 10,30 alle 18,30, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18. Il sindaco D’Alessandro nel suo saluto ha messo in risalto che è molto importante portare la cultura alla Rocca Janula luogo fruibile da tutti i cittadini ed ha ringraziato anche l’Associazione “I Corvi di Giano” guidati dal professore Luigi Velardo per la magnifica organizzazione della location. "E’ con grande piacere ed entusiasmo che abbiamo accolto la proposta dell’artista Renè Schoenhenzel, in arte Kérozen. - ha detto l'assessore alla cultura del Comune di Cassino, Maria Iannone - La mostra dal titolo “Zaratustra – Omaggio ai miei nonni di Cassino”, già indica  i contenuti e le motivazioni dei dipinti. Allestita all’interno della Rocca Janula, rappresenta un importante momento culturale per la Città. Le opere, espressamente realizzate dall’autore per rendere omaggio ai nonni di Cassino, emigrati in Francia, acquisiscono un fascino particolare all’interno della location scelta, un luogo dove si respira l’antica storia di Cassino. I dipinti mostrano i luoghi,  le tradizioni e gli usi del nostro territorio. Ci introducono in un mondo di affetti, gioia di vivere e volontà di rinascita. Un’esplosione di colori che è un inno alla positività del pensiero. Evidenziano il legame con una realtà a volte irta di difficoltà e ci stimolano a fare nostra la loro forza vitale”. “Attraverso un repertorio tanto vasto e complesso, l’artista – ha sottolineato il critico d’arte Elena Gradini – si augura di fare cosa gradita a quanti secondo la propria visione, voglio condividere questo momento di festa e immedesimarsi in quel patrimonio affettivo, individuale e collettivo poiché tutti noi siamo legati ad una comunanza con i cari affetti che hanno fatto parte delle nostre vite e che ora vivono in noi, sotto altre forme, seppur non visibili”. Alla manifestazione ha partecipato anche la scuola di musiche e danze popolari del centro sud Italia "I Karpineta e..." diretti dal maestro Alfio Longo.

Francesca Messina
                                                



                                           

                                                 


 

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