mercoledì 21 marzo 2018

21 marzo 2018. Rubrica Poesie. "San Benedetto" di Anna De Santis


Esterna i tuoi sentimenti...
a cura di Francesca Messina
e-mail: francimessina@libero.it




San Benedetto
 
Nel  480 d.C. in quel di Norcia ebbe li natali
Patriarca fu chiamato
da tutti i monaci che lo seguirono dappresso
che con lui,  monachesimo, fu  riformato ed unificato.
A lungo lotta sostenne contra la insulsa mente
contro il diavolo tentatore
che distrugge anima e cuore
per questo scelse di fare l’eremita in quel di Enfide in Sabina
meta stabilita pensava
ma poi l’ospitò Subiaco
dove volle rivestirlo un  monaco di veste santa.
Più volte a Vicovaro
scelto perché Santo
volle portar parola dell’incanto
ma inutilmente
trovò ancor più ostil ragione
che lo portò ancor più a  rintanarsi nella sua prigione.
L’eremo fu per lui l’unico porto….
Monasteri sognati, nati e poi distrutti
inutilmente sorti contro tutti…
Santa Scolastica resiste a questa pena.
Divulgarono tutti la sua parola
In latin volgare
conforme alla regola spirituale.
Benedetto stabilì porto sul monte sovrastante il Liri
buttò e distrusse falsi e marmorei Dei
tagliò fronde a loro sacrificate
e tutte le popolazioni contadine furono convertite.
La fama di Santità di Benedetto
grande generoso e per aspetto
fece meta,  il monte,  di Potenti
per arrivare a lui  da ogni luogo vicino e lontano
per seguire ed ascoltare i suoi saggi  insegnamenti.
Regola e disciplina questi i capisaldi
Preghiera e lavoro
più morigerati costumi
e  privarsi dell’inutile tesoro.
Sorella morì ed ascese al cielo
come colomba in volo
vide, guardandola partire
nel contempo la sua morte…
Volle dire ai suoi il giorno ed il come sarebbe andato
poi si ritirò a pregare.
Il diavolo tentò più volte il Santo
ma con mano lesta il segno di Croce su di lui poneva
e tutto il veleno nei calici messo dal Demonio,  si spargeva
allontanando , così,  da lui e da tutti quella fiera.
Mentre era in contatto col Signore
morì sull’altare ….così  ci lasciò  un Santo
mentre i suoi discepoli  in eterno pianto.
L’amata sorella
l’accolse nel grembo della morte.
 Anna De Santis, Cassino (Fr)
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 









 
 

 

 

 

 


 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 






 

 

 

 






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