Esterna i tuoi sentimenti...
a cura di Francesca Messina
e-mail: francimessina@libero.it
San Benedetto
Nel 480 d.C. in quel di Norcia ebbe li natali
Patriarca fu
chiamato
da tutti i
monaci che lo seguirono dappresso
che con
lui, monachesimo, fu riformato ed unificato.
A lungo
lotta sostenne contra la insulsa mente
contro il
diavolo tentatore
che
distrugge anima e cuore
per questo
scelse di fare l’eremita in quel di Enfide in Sabina
meta
stabilita pensava
ma poi
l’ospitò Subiaco
dove volle
rivestirlo un monaco di veste santa.
Più volte a
Vicovaro
scelto
perché Santo
volle portar
parola dell’incanto
ma
inutilmente
trovò ancor
più ostil ragione
che lo portò
ancor più a rintanarsi nella sua
prigione.
L’eremo fu
per lui l’unico porto….
Monasteri
sognati, nati e poi distrutti
inutilmente
sorti contro tutti…
Santa
Scolastica resiste a questa pena.
Divulgarono
tutti la sua parola
In latin
volgare
conforme
alla regola spirituale.
Benedetto
stabilì porto sul monte sovrastante il Liri
buttò e
distrusse falsi e marmorei Dei
tagliò
fronde a loro sacrificate
e tutte le
popolazioni contadine furono convertite.
La fama di
Santità di Benedetto
grande
generoso e per aspetto
fece
meta, il monte, di Potenti
per arrivare
a lui da ogni luogo vicino e lontano
per seguire
ed ascoltare i suoi saggi insegnamenti.
Regola e
disciplina questi i capisaldi
Preghiera e
lavoro
più
morigerati costumi
e privarsi dell’inutile tesoro.
Sorella morì
ed ascese al cielo
come colomba
in volo
vide,
guardandola partire
nel contempo
la sua morte…
Volle dire
ai suoi il giorno ed il come sarebbe andato
poi si
ritirò a pregare.
Il diavolo
tentò più volte il Santo
ma con mano
lesta il segno di Croce su di lui poneva
e tutto il
veleno nei calici messo dal Demonio, si
spargeva
allontanando
, così, da lui e da tutti quella fiera.
Mentre era
in contatto col Signore
morì
sull’altare ….così ci lasciò un Santo
mentre i
suoi discepoli in eterno pianto.
L’amata
sorella
l’accolse
nel grembo della morte.
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