Gli studenti della classe IV F del Liceo Scientifico “Gioacchino Pellecchia” di Cassino, diretto dal preside Salvatore Salzillo, accompagnati dalle professoresse R. Domenicone, E. Buttaro e A.M. Simeone, hanno svolto presso l'Istituto Neurologico Neuromed di Pozzilli la seconda sessione di Alternanza Scuola-Lavoro di quest'anno scolastico che si è appena concluso, organizzata dalla professoressa Biancamaria Di Meo, avendo come tutor scolastico la professoressa Antonietta Perrone. “I ragazzi sono stati seguiti per i primi tre giorni - ha spiegato la docente Biancamaria Di Meo - dal giornalista scientifico Americo Bonanni, che ha spiegato loro l'importanza della ricerca scientifica in campo medico, che è proprio quello di cui si occupa la Neuromed. Gli studenti, dopo essere stati divisi in gruppi, hanno avuto l'opportunità di scrivere un articolo scientifico, guidati nella sua stesura dal dottor Bonanni. Come primo step hanno scelto una notizia in inglese, l’hanno tradotta e poi buttato giù qualche idea. In questo modo i ragazzi si sono cimentati nella redazione dell’articolo di stampo scientifico, migliorando così le loro capacità di scrivere articoli di giornale e saggi. L'ultimo giorno è stato dedicato ad un altro tipo di pratica. Gli studenti, dopo essere stati nuovamente divisi in gruppi, sono stati affidati alle cure di una ricercatrice del centro, la dottoressa Francesca Liberatore, e hanno potuto accedere ai diversi laboratori, vedendo come si lavora in un istituto neurologico. I gruppi erano quattro, ognuno dei quali ha avuto l'accesso ad un laboratorio diverso. Un gruppo si è occupato di studiare il sistema circolatorio di un ratto. Un altro ha invece analizzato il sistema nervoso dello stesso animale. Un altro ancora si è occupato dell'estrazione dell'RNA dal cervelletto di un topo e del DNA dal sangue di un cane. L'ultimo gruppo, ma non meno importante, ha avuto l'accesso al laboratorio di neurofarmacologia, materia che studia gli effetti di alcuni farmaci sul cervello di topi affetti da gravi malattie, come l’Alzheimer e la schizofrenia. Ogni giorno i ragazzi hanno avuto l’opportunità di seguire le lezioni, esercitarsi, studiare e lavorare per circa 10 ore, mettendo a frutto e approfondendo le loro competenze nel settore scientifico, e acquisendo strumenti importanti nelle aree metodologica, logico argomentativa, linguistica e comunicativa, matematica e tecnologica”.
Francesca Messina
Nessun commento:
Posta un commento