Ad oggi,
sabato 7 novembre, Cassino all’inizio della seconda ondata ha oltre 360 persone
positive al Covid-19. A dare la notizia il sindaco Salera sui social.
“In tutto il periodo di febbraio-marzo - ha spiegato il primo cittadino - non abbiamo superato i 60 positivi Covid residenti a Cassino.
Oggi, che
siamo solo all'inizio di questa seconda ondata, a Cassino, abbiamo superato le
360 persone residenti positive al Covid. Di questi una decina di nostri concittadini sono attualmente ricoverati.
60 a 360.
Gli ospedali
sono pieni già da qualche giorno e con difficoltà riescono ad accogliere
malati. Per questo motivo purtroppo a Cassino nella prossima settimana sarà
aperto un reparto ospedaliero dedicato solo ai malati Covid. Una ipotesi che
per lunghi mesi avevamo scongiurato ma che purtroppo è arrivata.
Una
situazione drammatica.
Ma è
evidente che quello che è successo nel pomeriggio a Cassino con centinaia di
persone per strada, anche dopo la chiusura dei locali, ci fa capire che non è
stata davvero compresa la situazione ed il dramma che stiamo attraversando.
Se il
governo ha ordinato la chiusura dei bar e ristoranti alle ore 18 non è perché
al Presidente Conte o ai i ministri non piaccia lo spritz, o per il masochismo
di voler fare male a migliaia di attività commerciali; è stato fatto per
evitare assembramenti, proprio quelli che ci sono stati oggi.
Appena
saputo di quanto successo, ho interpellato i Carabinieri e la Polizia che sono
arrivati sul posto. Ma, visto che non siamo stati in grado di autoregolarci,
farò tutto quanto è in mio potere perché questo non succeda più, con fermezza e
senza tentennamenti. Ho già comunicato al Prefetto - ha continuato il sindaco di Cassino Salera -
la mia preoccupazione e in settimana chiederò ufficialmente una presenza fissa
delle forze dell'ordine e, se fosse possibile, anche dell'esercito oltre a
delle ordinanze di chiusura di intere zone.
Una misura
triste, ma che sono costretto a prendere viste le immagini di questo
pomeriggio.
Purtroppo,
come sta avvenendo in altre città, anche a Cassino abbiamo dimostrato di non
avere meritato di essere stati inseriti in una regione gialla. E se non
corriamo subito ai ripari – ha concluso il sindaco Salera - la Sanità si troverà velocemente nella
terribile situazione di non poter curare tutti. Come è avvenuto lo scorso marzo
a Bergamo, con migliaia di morti.
Questo non
può e non deve avvenire!”.
F.M.
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