mercoledì 1 aprile 2020

Il Premier Conte: "Ho firmato il nuovo DPCM che proroga le misure fino al 13 aprile".


 
 
 
 
 
Il premier Conte: “Ho firmato il nuovo DPCM che proroga, l’attuale regime delle misure, così come sono state disposte fino al 13 aprile”. Così il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, questa sera, mercoledì 1° aprile, ha parlato all’Italia.  

“Oggi abbiamo superato le tredicimila vittime – ha spiegato il Premier Conte -  una ferita che mai potremo sanare, non stiamo nella condizione di poter allentare le misure ristrettive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di potervi risparmiare i sacrifici a cui siete sottoposti. Siamo sempre in stretto contatto con il Comitato Scientifico il quale ci rappresenta, e si iniziano a vedere i risultati delle misure restrittive fin qui adottate. Ma ripeto non siamo ancora nelle condizioni di poter abbracciare una prospettiva diversa.

E’ la ragione per cui ho appena firmato il nuovo DPCM che proroga, l’attuale regime delle misure, così come sono state disposte fino al 13 aprile. Noi ci rendiamo conto che vi chiediamo un ulteriore sforzo, un ulteriore sacrificio, ma questo lo dobbiamo afferrare tutti. Se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare queste misure, tutti gli sforzi fino ad ora fatti, sarebbero vani. Quindi addirittura pagheremo un prezzo altissimo, perché oltre al costo psicologico, al costo economico e sociale che fino ad ora stiamo affrontando, saremo ricostretti a ripartire di nuovo. Un doppio costo, non ce lo possiamo permettere.

Vi ringrazio, ma è per questo che invito tutti a continuare a rispettare le misure. Ci sono alcuni che non rispettano le regole, ma per fortuna è una sparuta minoranza di persone. Vorrei ricordare che abbiamo disposto delle sanzioni molto severe, delle multe anche onerose dal punto di vista economico. L’abbiamo fatto perché non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare un danno nei confronti di tutti.

E dobbiamo anche rispetto nei confronti di persone che addirittura rischiano la propria salute come il personale medico, come gli operatori sanitari più direttamente esposti ai focolai di contagio. Lo dobbiamo a tutti, anche ai lavoratori che più semplicemente quotidianamente vanno al lavoro anche in altri paesi.

Mi dispiace che queste nuove misure capitano in un momento particolare, come in una solenne festività a tutti noi italiani cara: la Pasqua, un momento di serenità, condivisione, anche di amore, di pace tra di noi. Ma dovremo purtroppo, lo dico personalmente e particolarmente dispiaciuto, affrontare anche questi giorni di festività con questo regime restrittivo. Questo sforzo ulteriore che vi chiedo, ci consentirà di iniziare a valutare sempre con le raccomandazioni del Comitato tecnico Scientifico dei nostri esperti, una prospettiva. Nel momento in cui i dati dovessero consolidarsi, e il consiglio degli esperti ce lo permetterà, inizieremo già a programmare un allentamento delle misure.

Non vi posso dire però il 14 aprile – ha sottolineato il Premier Conte - non siamo nella condizione. Quel che è certo è che noi continuamente lavoriamo e ci confrontiamo con loro. Nel momento in cui, valutando quel che succederà e quindi la curva epidemiologica, in queste due settimane, noi inizieremo ovviamente anche ad abbracciare la prospettiva di entrare nella fase 2. Cioè la convivenza con il virus ed adottare delle misure che pian piano portano all’allentamento per poi entrare nella fase 3. Cioè quella dell’uscita dall’emergenza, ed il ripristino dell’assoluta  normalità delle nostre attività lavorative, delle attività sociali. La fase 3 è dunque, la ricostruzione del rilancio della nostra vita sociale ed economica”.

Francesca Messina    

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