
A Bolzano, alla veneranda età di 97 anni, ci ha lasciato Gruden Giovannini, compagno di Angelo Riccardi con il quale aveva condiviso la prigionia nei lager nazisti di Luckenwalde e di Berlino.
Gruden
Giovannini, fornaio di Bolzano, è stato per tanti anni presidente della sezione
di Bolzano dell’Associazione Nazionale ex-internati militari. Fu fatto prigioniero dai soldati tedeschi
della Wermacht, a Verona, nel settembre 1943. Dopo un viaggio massacrante fu
condotto nel campo di Luckenwalde, Stalag IIIA, dove rimase per due mesi. Dopo
varie vicissitudini fu spostato nel sottocampo n. 195, IIID di Berlino dove divenne compagno di
prigionia del finanziere Angelo Riccardi di Sant’Ambrogio sul Garigliano,
catturato all’indomani dell’8 settembre nei pressi Corinto, in Grecia. I due
giovani, come altre migliaia di internati militari (IMI), furono utilizzati in
massacranti lavori edili, prevalentemente per lo sgombero delle macerie, in
quanto i bombardamenti alleati erano continui e la città di Berlino pian piano
era divenuta quasi un ammasso di resti di edifici crollati. I due deportati,
come tanti altri, dissero un no netto a qualsiasi forma di collaborazione con
il nazifascismo e tale rifiuto comportò umiliazioni di ogni genere, freddo,
fame, stenti e atroci sofferenze. Giorno dopo giorno la loro vita diveniva
sempre più dura in una quotidianità sempre più precaria.
Dopo la
capitolazione della Germania, i due, liberati in situazioni diverse, dovettero
affrontare la lunga e penosa odissea per il rientro in Italia con mezzi di
fortuna. A loro è stata tributata la Medaglia d’Onore della Repubblica che
rappresenta il riconoscimento dello Stato di chi ha subito un’ingiusta
prigionia che ha segnato l’intera esistenza. Tale memoria individuale
confluisce in quella collettiva nell’esigenza di custodire le singole storie
che fanno la grande storia. Gruden Giovannini è stato un lucido testimone degli
eventi disastrosi del secondo conflitto mondiale, ma non ha mai rinunciato ai
valori di libertà, democrazia e di giustizia che lo hanno accompagnato tutta la
sua vita.
F.M.
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