“Il Cristo
risorto non muore più. Si morirà una volta, ma risorgerà per sempre”. Questo il
messaggio che il Vescovo della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo, S.E. Gerardo Antonazzo, ha
voluto inviare ai fedeli il giorno di Pasqua. La santa messa è stata celebrata
dal Vescovo Antonazzo, domenica 1° aprile, presso la Chiesa Madre di Cassino.
Dinanzi ai numerosi fedeli presenti, durante l'omelia, l'Alto Prelato ha cosi continuato: “Cosa
significa trovare un sepolcro aperto? O è un saccheggio o è una cosa
inspiegabile. La Resurrezione viene vista come il passaggio da una condizione
di morte ad una condizione di vita piena. Infatti Gesù ne aveva già dato un
assaggio quando aveva riportato in vita Lazzaro. Il Cristo Risorto non muore
più. Si morirà una volta, ma risorgerà
per sempre. Se non crediamo in ciò, è un gran danno per noi e per l’umanità.
Dobbiamo essere noi stessi ad immettere questo genere di speranza. Perché Gesù
risorge? Quando anche la morte porta con sé il segno dell’amore, già non può
essere più morte. Dove c’è la morte che porta germe di speranza, di perdono, di
amore, la morte ha vita breve. Spesso si sente dire che il “matrimonio è la
tomba dell’amore”. Ahimè sembrerebbe di si. Se nella famiglia non c’è l’amore
di far morire il peccato, l’egoismo, significa che non c’è l’amore. Si deve
trasformare la tomba della morte in aurora di vita, grazie alla capacità di
ricominciare”. Infine il Vescovo Antonazzo ha impartito la benedizione a tutti
i fedeli. domenica 1 aprile 2018
Cassino. Vescovo Antonazzo: "Il Cristo risorto non muore più, ma risorgerà per sempre".
“Il Cristo
risorto non muore più. Si morirà una volta, ma risorgerà per sempre”. Questo il
messaggio che il Vescovo della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo, S.E. Gerardo Antonazzo, ha
voluto inviare ai fedeli il giorno di Pasqua. La santa messa è stata celebrata
dal Vescovo Antonazzo, domenica 1° aprile, presso la Chiesa Madre di Cassino.
Dinanzi ai numerosi fedeli presenti, durante l'omelia, l'Alto Prelato ha cosi continuato: “Cosa
significa trovare un sepolcro aperto? O è un saccheggio o è una cosa
inspiegabile. La Resurrezione viene vista come il passaggio da una condizione
di morte ad una condizione di vita piena. Infatti Gesù ne aveva già dato un
assaggio quando aveva riportato in vita Lazzaro. Il Cristo Risorto non muore
più. Si morirà una volta, ma risorgerà
per sempre. Se non crediamo in ciò, è un gran danno per noi e per l’umanità.
Dobbiamo essere noi stessi ad immettere questo genere di speranza. Perché Gesù
risorge? Quando anche la morte porta con sé il segno dell’amore, già non può
essere più morte. Dove c’è la morte che porta germe di speranza, di perdono, di
amore, la morte ha vita breve. Spesso si sente dire che il “matrimonio è la
tomba dell’amore”. Ahimè sembrerebbe di si. Se nella famiglia non c’è l’amore
di far morire il peccato, l’egoismo, significa che non c’è l’amore. Si deve
trasformare la tomba della morte in aurora di vita, grazie alla capacità di
ricominciare”. Infine il Vescovo Antonazzo ha impartito la benedizione a tutti
i fedeli.
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