
Il Vescovo
della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo S.E. Monsignor Gerardo
Antonazzo, ha invitato tutti i cittadini ad osservare le disposizioni del DPCM,
sottolineando: “Ogni nostra azione può essere decisiva in questo momento così
drammatico e cogente. Ogni forma di trasgressione alle disposizioni di legge,
oltre ad essere un reato, può comportare delle conseguenze letali a tanta gente
che rischia di morire anche per colpa di chi non ha obbedito alle restrizioni
imposte”.
“Siamo tutti
interessati dal rischio di contagio provocato dal Coronavirus – ha continuato l’Alto
Prelato - pertanto sentiamoci seriamente
impegnati nell’adottare abitudini e comportamenti idonei ad arginare l’espansione
dell’epidemia.
Le
istituzioni civili e militari si stanno adoperando per attuare al meglio le
loro competenze. Le parrocchie stanno collaborando in modo esemplare con le
disposizioni del Governo, della Conferenza episcopale italiana e del Vescovo
diocesano. Le stesse misure adottate per la necessaria assistenza spirituale
degli ammalati in casi di estrema urgenza e necessità rispondono alla tutela
della propria e altrui salute.
Sentiamoci
comunità, nella quale ognuno si sente responsabile degli altri. Ciascuno è chiamato
a fare la sua parte. Se “andrà tutto bene” sarà perché tutti ci siamo
comportati bene. Mi preme richiamare la gravosa responsabilità morale legata al
comportamento e ai gesti di ciascuno: ogni nostra azione può essere decisiva in
questo momento così drammatico e cogente.
Dispiace
molto leggere sulla stampa che anche nei nostri paesi c’è chi si permette il
grave abuso di uscire di casa senza alcuna necessità; è probabile che nelle
prossime ore il Governo adotti misure ancora più restrittive per quanto
riguarda le attività all’aperto. Questa ipotesi dimostra ancora una volta
quanto i nostri atti poco accorti possono avere pesanti conseguenze sull’intera
collettività.
Ringrazio la
gran parte di cittadini che stanno dimostrando con serietà il proprio impegno
nel collaborare con le istituzioni; rivolgo a tutti il mio appello ad agire con
più fiducia e con maggiore spirito di sacrificio a favore della tutela della
salute di ciascuno. Mi faccio interprete dei sentimenti di grande stima e
gratitudine da parte dell’intera comunità verso tutti gli operatori sanitari
che anche sul nostro territorio si stanno prodigando per arginare le gravi
conseguenze dell’epidemia.
Su proposta
della Chiesa italiana, il 19 marzo (festa di San Giuseppe) è una giornata di
Preghiera per l’Italia. Pertanto - ha concluso il Vescovo Antonazzo - siamo invitati ad esporre sul davanzale di
casa un drappo bianco e a unirci in contemporanea alla recita del Santo Rosario
alle ore 21 collegandoci con TV2000. Assicuro a
tutti la mia vicinanza e la mia speciale benedizione”.
F.M.
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