venerdì 5 ottobre 2018

S.Ambrogio sul Garigliano. Sabato 6 ottobre una cerimonia per commemorare il finanziere Angelo Riccardi insignito con la Medaglia d'Onore dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Si terrà sabato 6 ottobre alle ore 18 nel comune di Sant’Ambrogio sul Garigliano presso la sala consiliare, una cerimonia per commemorare il finanziere Angelo Riccardi insignito con la medaglia d’Onore dal Presidente della Repubblica. Saranno presenti il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sergio Messore, autorità civili e militari,  amministratori, ex sindaci Biagio Del Greco e Giovanni De Rosa, il presidente dell’Associazione Finanzieri d’Italia in congedo di Cassino, Luogotenente Marcello Fargnoli, parenti ed amici. Per l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale interverrà  il dottor Gaetano De Angelis Curtis  presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati. Saranno presenti i figli, Maria ed Antonio Riccardi con i loro familiari, sicuri di rendere omaggio alla memoria del loro congiunto. La cerimonia fa seguito al conferimento della Medaglia d’Onore alla memoria dell’allora finanziere Angelo Riccardi, in quanto deportato e internato nei lagher nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale, avvenuta durante la festa della Repubblica il 2 giugno scorso presso il palazzo della prefettura da parte del Prefetto Emilia Zarrilli. Il riconoscimento è stato concesso con decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in quanto, in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, Angelo Riccardi fu preso prigioniero dai Tedeschi e rifiutandosi di collaborare e di aderire alla repubblica di Salò fu deportato ed internato nei lager nazisti in Germania e destinato a lavori coatti. Fu catturato e deportato nei lagher nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. La comunità di Sant’Ambrogio sul Garigliano rende omaggio con questo evento alla Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla memoria del compianto Angelo Riccardi,  in quanto essa  rappresenta un alto riconoscimento  dello Stato e delle istituzioni ad un giovane finanziere  che per quasi due anni dovette sopportare ogni genere di violenze in condizioni di vita inumane, per rimanere fedele all’onore di militare e di uomo, che scelse eroicamente la lenta agonia di fame, di stenti, di inenarrabili sofferenze fisiche e soprattutto morali.

Francesca Messina
                                              

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