Si è svolta nel Comune di Sant’Elia Fiumerapido la prima commemorazione pubblica in onore del pittore santeliano Enrico Risi ed il restauro della sua tomba nel Cimitero cittadino a 102 anni dalla scomparsa dell’artista. L’iniziativa è partita dalla volontà dello storico santeliano Benedetto Di Mambro ammirevolmente coadiuvato dai suoi amici e collaboratori Paolo D’Agostino e Mario Todisco. La manifestazione è stata patrocinata dall’Amministrazione Comunale, nella persona del Presidente della Commissione Cultura Antonio Trelle affiancato dall’Assessore alla Cultura Annalisa Fionda. L’evento ha avuto luogo nel cimitero di Sant’Elia Fiumerapido ai piedi del monumento funebre di Enrico Risi. Hanno preso parte all’iniziativa numerosi cittadini, una nutrita schiera di studenti della Scuola Media “Santilli”, il Comandante e rappresentanti della locale Stazione dei Carabinieri e una folta rappresentanza della Sezione Bersaglieri in Congedo di Cassino, tutti giunti in corteo dal paese, con vessillo tricolore e corona di alloro e con a capo la Giunta Comunale guidata dal sindaco Fernando Cuozzo. Dopo la deposizione della corona di alloro accanto alla tomba del pittore e la benedizione del parroco don Remo Marandola, il Sindaco ha con soddisfazione aperto la manifestazione con i saluti e i ringraziamenti di rito. Poi ha preso la parola lo storico Benedetto Di Mambro che ha illustrato la figura e le opere del pittore santeliano. “Enrico Risi era nato a Sant’Elia il 15 settembre 1856 e studiò l’arte della pittura presso l’Accademia Reale di Belle Arti, di cui fu poi anche Professore Onorario, a Napoli specializzandosi poi a Roma – ha spiegato il professore Benedetto Di Mambro - . Le sue prime opere furono tele e ritratti su commissione, specie per la Famiglia Reale dei Savoia e per la nobile famiglia Orsini. Si distinse successivamente anche nella decorazione ed affrescature di ambienti: la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la Galleria Umberto I e il sottostante Salone Margherita, il Palazzo della Borsa, il Teatro Mercadante e la Biblioteca di San Pietro a Majella a Napoli. A Sant’Elia Fiumerapido sono ancora ben conservati affreschi murali nel Santuario di Casalucense e preziose tele nella navata centrale e nel coro della Chiesa Madre di Santa Maria la Nova. Morì a Sant’Elia il 3 maggio 1916”.
F.M.
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