mercoledì 4 aprile 2018

Cassino. Liceo Scientifico Pellecchia, l'avvocato Di Sora ha illustrato l'evoluzione dei telescopi






 
 
 
"Evoluzione del telescopio da Galileo ai nostri giorni”, questo il titolo della conferenza, molto partecipata ed interessante, organizzata dal Liceo Scientifico “Gioacchino Pellecchia” di Cassino. L’illustre relatore è stato l’avvocato Mario Di Sora, direttore dell’osservatorio astronomico di Campo Catino. Alla conferenza, presieduta dal preside Salvatore Salzillo e dalla tutor coordinatrice dell’Alternanza Scuola Lavoro, professoressa Biancamaria Di Meo, hanno partecipato tutte le classi quinte dell’istituto. Durante il convegno, il relatore ha illustrato agli studenti come uno strumento di antica invenzione, il telescopio, abbia cambiato profondamente le conoscenze dell’umanità sull’universo che la circonda e si sia evoluto contemporaneamente al progresso tecnologico. Il direttore Di Sora, ha spiegato l’evoluzione sia della forma che dell’utilizzo del telescopio, a partire da Galileo Galilei che, per primo, ha rivolto questo straordinario strumento verso il cielo scoprendo i satelliti di Giove, i crateri della Luna e le macchie solari. Da Galileo si è poi passati a Newton, con la scoperta della gravitazione universale e l’invenzione del telescopio a riflessione, fino ad arrivare a Edwin Hubble, l'astronomo che ha scoperto l'espansione dell'Universo e la recessione delle galassie fornendo così la prova del Big-Bang. L’avvocato Di Sora ha posto l’accento principalmente sull’evoluzione della misura dei diametri dei telescopi, dai pochi centimetri quadrati di quello utilizzato da Galilei, ai milioni di centimetri quadrati di quelli attuali. Nell’ultima parte della conferenza, invece, l’attenzione si è concentrata sui telescopi del prossimo futuro come il GMT da 25 metri e l'E-ELT da 39 metri, che permetteranno di scoprire eventuali forme di vita o civiltà su uno dei nuovi pianeti extra-solari che vengono rilevati sempre in maggior numero. “L’Osservatorio ha iniziato l’attività di ricerca e di divulgazione nel 1987 – ha spiegato il relatore - . Poco dopo, grazie all’aiuto finanziario della Regione Lazio e dell`Amministrazione Provinciale di Frosinone, la struttura è stata potenziata con due telescopi, rispettivamente di 80 e 25 centimetri di diametro. Dato che opera sotto un cielo molto buio e utilizza sofisticati strumenti di ricerca, si può considerare in questo momento uno dei più avanzati osservatori amatoriali italiani e europei. Dal 1990, è stato sede del comitato degli studi sul fenomeno dell`inquinamento luminoso e, in questo campo, ha effettuato ricerche e studi particolari, raccogliendo importanti dati per rendere più chiaro il danno e suggerire alcune soluzioni per risolverlo. I ricercatori dell’osservatorio studiano le stelle variabili, comete, novae e super-novae senza trascurare anche attività classiche di astrofotografia. L’osservatorio ha un sofisticato centro di elaborazione dati che permette un continuo controllo del telescopio principale, la raccolta di immagini fotografiche e lo scambio di informazioni con tutto il mondo. E’ inoltre stato centro della scoperta di vari pianeti extrasolari e il Minor Planet Center, l’organizzazione che conserva i dati osservativi sui corpi minori del Sistema solare, lo accredita per la scoperta di dieci asteroidi tra il 1998 e il 2005, di cui quattro dall'osservatorio australe in Cile”. “La conferenza  - hanno detto le studentesse Benedetta Ascione e Azzurra D’Aguanno, della classe 5^A - è stata propedeutica per l’attività dell’ Alternanza Scuola-Lavoro a cui le classi quinte parteciperanno nei prossimi mesi, ampliando così la loro conoscenza sull’argomento e utilizzando in prima persona gli strumenti gentilmente messi a disposizione dall’Osservatorio”.
F.M.

 

 

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