
"Evoluzione
del telescopio da Galileo ai nostri giorni”, questo il titolo della conferenza,
molto partecipata ed interessante, organizzata dal Liceo Scientifico “Gioacchino
Pellecchia” di Cassino. L’illustre relatore è stato l’avvocato Mario Di Sora,
direttore dell’osservatorio astronomico di Campo Catino. Alla conferenza, presieduta
dal preside Salvatore Salzillo e dalla tutor coordinatrice dell’Alternanza Scuola
Lavoro, professoressa Biancamaria Di Meo, hanno partecipato tutte le classi quinte
dell’istituto. Durante il convegno, il relatore ha illustrato agli studenti
come uno strumento di antica invenzione, il telescopio, abbia cambiato
profondamente le conoscenze dell’umanità sull’universo che la circonda e si sia
evoluto contemporaneamente al progresso tecnologico. Il direttore Di Sora, ha
spiegato l’evoluzione sia della forma che dell’utilizzo del telescopio, a
partire da Galileo Galilei che, per primo, ha rivolto questo straordinario
strumento verso il cielo scoprendo i satelliti di Giove, i crateri della Luna e
le macchie solari. Da Galileo si è poi passati a Newton, con la scoperta della
gravitazione universale e l’invenzione del telescopio a riflessione, fino ad
arrivare a Edwin Hubble, l'astronomo che ha scoperto l'espansione dell'Universo
e la recessione delle galassie fornendo così la prova del Big-Bang. L’avvocato
Di Sora ha posto l’accento principalmente sull’evoluzione della misura dei
diametri dei telescopi, dai pochi centimetri quadrati di quello utilizzato da
Galilei, ai milioni di centimetri quadrati di quelli attuali. Nell’ultima parte
della conferenza, invece, l’attenzione si è concentrata sui telescopi del
prossimo futuro come il GMT da 25 metri e l'E-ELT da 39 metri, che
permetteranno di scoprire eventuali forme di vita o civiltà su uno dei nuovi
pianeti extra-solari che vengono rilevati sempre in maggior numero. “L’Osservatorio
ha iniziato l’attività di ricerca e di divulgazione nel 1987 – ha spiegato il
relatore - . Poco dopo, grazie all’aiuto finanziario della Regione Lazio e
dell`Amministrazione Provinciale di Frosinone, la struttura è stata potenziata
con due telescopi, rispettivamente di 80 e 25 centimetri di diametro. Dato che
opera sotto un cielo molto buio e utilizza sofisticati strumenti di ricerca, si
può considerare in questo momento uno dei più avanzati osservatori amatoriali
italiani e europei. Dal 1990, è stato sede del comitato degli studi sul
fenomeno dell`inquinamento luminoso e, in questo campo, ha effettuato ricerche
e studi particolari, raccogliendo importanti dati per rendere più chiaro il
danno e suggerire alcune soluzioni per risolverlo. I ricercatori
dell’osservatorio studiano le stelle variabili, comete, novae e super-novae senza
trascurare anche attività classiche di astrofotografia. L’osservatorio ha un
sofisticato centro di elaborazione dati che permette un continuo controllo del
telescopio principale, la raccolta di immagini fotografiche e lo scambio di informazioni
con tutto il mondo. E’ inoltre stato centro della scoperta di vari pianeti
extrasolari e il Minor Planet Center, l’organizzazione che conserva i dati
osservativi sui corpi minori del Sistema solare, lo accredita per la scoperta
di dieci asteroidi tra il 1998 e il 2005, di cui quattro dall'osservatorio
australe in Cile”. “La conferenza -
hanno detto le studentesse Benedetta Ascione e Azzurra D’Aguanno, della classe 5^A
- è stata propedeutica per l’attività dell’ Alternanza Scuola-Lavoro a cui le
classi quinte parteciperanno nei prossimi mesi, ampliando così la loro
conoscenza sull’argomento e utilizzando in prima persona gli strumenti
gentilmente messi a disposizione dall’Osservatorio”.
F.M.
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