
“Occorre
riflettere sul fatto che quando le donne si recarono al sepolcro di Gesù la
mattina di Pasqua videro che la pietra era stata tolta dall’ingresso sulla
tomba. Quella pietra simboleggia tutto ciò che ci impedisce di iniziare una
nuova vita con rinnovato entusiasmo. La Pasqua è la rimozione di ogni pietra
dal cuore di ciascuno di noi per risorgere a vita nuova”, questo il messaggio
che don Nello Crescenzi ha voluto inviare a Pasqua, durante la santa messa
celebrata presso la parrocchia di San Giovanni Battista nella frazione di
Sant’Angelo in Theodice, del comune di Cassino. In Chiesa sono stati numerosi i
fedeli che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica. “Oggi abbiamo
ascoltato il brano della Resurrezione del Signore - ha continuato don Nello durante l’omelia - nella
versione dell'Evangelista Giovanni. Questa notte abbiamo letto invece la
versione dell'evangelista Marco, ma tutte e due hanno un punto in comune,
quando le donne vanno al Sepolcro si preoccupano del fatto che il sepolcro è
sigillato con una grossa pietra che era stata messa all'ingresso. In Marco le
donne si domandano: "Ma quando raggiungeremo il Sepolcro chi ci rotolerà
via la pietra? noi non ce la faremo a spostarla per completare l'opera che
abbiamo lasciato in sospeso venerdì"! Le donne infatti tornarono al
Sepolcro perché il venerdì santo non avevano potuto completare l'opera, non
avevano potuto rendere pienamente onore a Gesù perché entrava la festa della
Pasqua ebraica; allora in fretta e furia avevano seppellito Gesù rendendo i
primi onori, poi c'era il sabato e non si poteva fare alcun lavoro e allora
avevano detto: "torneremo domenica mattina per completare l'onore dovuto a
Gesù"! Quando arrivarono però, anche l'evangelista Giovanni lo annota,
Maria di Magdala si recò al Sepolcro di buon mattino, quando era ancora buio, e
vide che la pietra era stata già tolta dal Sepolcro! Ecco la novità davanti
alla quale le donne si trovarono quella domenica di Pasqua mattina!! Ma anche
per noi vale la stessa cosa... Quante pietre sono poste a chiusura dei nostri
Sepolcri nei quali noi ci siamo rintanati? Quante pietre pesano sul cuore di
ciascuno di noi e impediscono a quel cuore di vedere la luce? perché quella
pietra si è messa proprio sopra il nostro cuore, si è messa proprio davanti e quante volte non
siamo nemmeno in grado di darle un nome, di chiamare per nome quella pietra che
si è messa sul nostro cuore e ci tiene incatenati nel Sepolcro: può essere un
dolore forte, può essere un peccato inconfessabile, può essere una relazione,
un rapporto che è andato alla malora, può essere qualsiasi cosa quella pietra,
ognuno di noi sperimenta quanto un masso sul cuore gli impedisca di amare
pienamente. Ecco questa è la Pasqua!!! La Pasqua è dare un nome a quella
pietra, dirci sinceramente che cosa ci impedisce di vedere la luce, dire
sinceramente perché il nostro cuore è incapace di vivere in pienezza, di amare
pienamente, di gioire pienamente. Quando saremo stati in grado, nella verità,
di dire qual'è la pietra che non ci fa risorgere, allora ci incammineremo come
le donne (quando era ancora buio), cioè quando ancora la situazione non era
pienamente a posto e scopriremo con grande meraviglia che quella pietra è stata
già tolta. Troveremo il sepolcro già aperto perché noi la pietra non la possiamo
spostare, ci deve essere qualcuno che la sposta per noi. Le donne non la
toccano nemmeno con un dito quella pietra, trovano il sepolcro già aperto e la
luce è già entrata e Gesù è già risorto! ecco allora questa è Pasqua!! passare
dal buio dei nostri Sepolcri alla luce, passare dal peccato ad una vita in
pienezza, passare dal lutto e dal dolore alla gioia. Direte come possiamo
fare??? lasciate che qualcuno tolga quella pietra! Da soli ciascuno di noi non
ci riuscirà mai. Occorre avere l'umiltà di far togliere quella pietra da
qualcun'altro e quando la pietra sarà stata rotolata via, e quando ci avremo
creduto veramente, allora sarà possibile per il nostro cuore risorgere, passare
ad una vita nuova, piena, gioiosa, senza tristezza, senza doppiezza, senza
peccato! Allora davvero, come le donne al Sepolcro, troveremo la tomba già
vuota”. Con questa frase don Nello Crescenzi, parroco della Chiesa di San
Giovanni Battista della frazione di Sant’Angelo in Theodice, ha voluto inviare
ai fedeli gli auguri di Pasqua 2018: “L'augurio è questo... quello di compiere
questo passaggio! La Pasqua questo
significa: passaggio, passaggio dalla tristezza e dalla durezza del cuore, alla
gioia piena e la certezza della Fede che
qualcuno, chiunque egli sia, toglierà la pietra dal nostro cuore e quando
andremo a "vedere", la troveremo già tolta!”.
F.M.
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