lunedì 2 aprile 2018

Cassino. Don Nello Crescenzi: "La Pasqua è passare dal buio dei nostri sepolcri alla luce".



 
 
 
 
 
 
“Occorre riflettere sul fatto che quando le donne si recarono al sepolcro di Gesù la mattina di Pasqua videro che la pietra era stata tolta dall’ingresso sulla tomba. Quella pietra simboleggia tutto ciò che ci impedisce di iniziare una nuova vita con rinnovato entusiasmo. La Pasqua è la rimozione di ogni pietra dal cuore di ciascuno di noi per risorgere a vita nuova”, questo il messaggio che don Nello Crescenzi ha voluto inviare a Pasqua, durante la santa messa celebrata presso la parrocchia di San Giovanni Battista nella frazione di Sant’Angelo in Theodice, del comune di Cassino. In Chiesa sono stati numerosi i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione eucaristica. “Oggi abbiamo ascoltato il brano della Resurrezione del Signore  - ha continuato don Nello durante l’omelia - nella versione dell'Evangelista Giovanni. Questa notte abbiamo letto invece la versione dell'evangelista Marco, ma tutte e due hanno un punto in comune, quando le donne vanno al Sepolcro si preoccupano del fatto che il sepolcro è sigillato con una grossa pietra che era stata messa all'ingresso. In Marco le donne si domandano: "Ma quando raggiungeremo il Sepolcro chi ci rotolerà via la pietra? noi non ce la faremo a spostarla per completare l'opera che abbiamo lasciato in sospeso venerdì"! Le donne infatti tornarono al Sepolcro perché il venerdì santo non avevano potuto completare l'opera, non avevano potuto rendere pienamente onore a Gesù perché entrava la festa della Pasqua ebraica; allora in fretta e furia avevano seppellito Gesù rendendo i primi onori, poi c'era il sabato e non si poteva fare alcun lavoro e allora avevano detto: "torneremo domenica mattina per completare l'onore dovuto a Gesù"! Quando arrivarono però, anche l'evangelista Giovanni lo annota, Maria di Magdala si recò al Sepolcro di buon mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata già tolta dal Sepolcro! Ecco la novità davanti alla quale le donne si trovarono quella domenica di Pasqua mattina!! Ma anche per noi vale la stessa cosa... Quante pietre sono poste a chiusura dei nostri Sepolcri nei quali noi ci siamo rintanati? Quante pietre pesano sul cuore di ciascuno di noi e impediscono a quel cuore di vedere la luce? perché quella pietra si è messa proprio sopra il nostro cuore,  si è messa proprio davanti e quante volte non siamo nemmeno in grado di darle un nome, di chiamare per nome quella pietra che si è messa sul nostro cuore e ci tiene incatenati nel Sepolcro: può essere un dolore forte, può essere un peccato inconfessabile, può essere una relazione, un rapporto che è andato alla malora, può essere qualsiasi cosa quella pietra, ognuno di noi sperimenta quanto un masso sul cuore gli impedisca di amare pienamente. Ecco questa è la Pasqua!!! La Pasqua è dare un nome a quella pietra, dirci sinceramente che cosa ci impedisce di vedere la luce, dire sinceramente perché il nostro cuore è incapace di vivere in pienezza, di amare pienamente, di gioire pienamente. Quando saremo stati in grado, nella verità, di dire qual'è la pietra che non ci fa risorgere, allora ci incammineremo come le donne (quando era ancora buio), cioè quando ancora la situazione non era pienamente a posto e scopriremo con grande meraviglia che quella pietra è stata già tolta. Troveremo il sepolcro già aperto perché noi la pietra non la possiamo spostare, ci deve essere qualcuno che la sposta per noi. Le donne non la toccano nemmeno con un dito quella pietra, trovano il sepolcro già aperto e la luce è già entrata e Gesù è già risorto! ecco allora questa è Pasqua!! passare dal buio dei nostri Sepolcri alla luce, passare dal peccato ad una vita in pienezza, passare dal lutto e dal dolore alla gioia. Direte come possiamo fare??? lasciate che qualcuno tolga quella pietra! Da soli ciascuno di noi non ci riuscirà mai. Occorre avere l'umiltà di far togliere quella pietra da qualcun'altro e quando la pietra sarà stata rotolata via, e quando ci avremo creduto veramente, allora sarà possibile per il nostro cuore risorgere, passare ad una vita nuova, piena, gioiosa, senza tristezza, senza doppiezza, senza peccato! Allora davvero, come le donne al Sepolcro, troveremo la tomba già vuota”. Con questa frase don Nello Crescenzi, parroco della Chiesa di San Giovanni Battista della frazione di Sant’Angelo in Theodice, ha voluto inviare ai fedeli gli auguri di Pasqua 2018: “L'augurio è questo... quello di compiere questo passaggio!  La Pasqua questo significa: passaggio, passaggio dalla tristezza e dalla durezza del cuore, alla gioia  piena e la certezza della Fede che qualcuno, chiunque egli sia, toglierà la pietra dal nostro cuore e quando andremo a "vedere", la troveremo già tolta!”.

F.M.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento